Omicidio a Racale, confessa il figlio: “Mi ha rimproverato, ho preso l’ascia e l’ho uccisa”
La vittima è Teresa Sommario, 52 anni, madre di tre figli. Arrestato il primogenito Filippo Manni, 21 anni, che ha confessato l’omicidio durante un lungo interrogatorio. “Era da tempo che lo pensavo”, ha dichiarato.
RACALE (LE) - “Mi ha rimproverato, ho preso l’ascia e l’ho uccisa”. Con queste parole agghiaccianti Filippo Manni, 21 anni, ha confessato l’omicidio della madre, Teresa Sommario, avvenuto lunedì pomeriggio in una villetta di via Toscana, a Racale, nel Basso Salento. Il giovane è stato fermato e si trova da ieri sera nel carcere di Lecce, accusato di omicidio volontario.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, dopo un ennesimo rimprovero per motivi familiari, Filippo è salito al piano superiore dell’abitazione, ha prelevato dal muro un’accetta ornamentale da boy scout e ha colpito più volte la madre alla testa, mentre la donna lavorava in smart working. Non pago, si è scagliato anche contro il computer della madre.
Durante l’interrogatorio davanti alla PM Simona Rizzo, il ragazzo – studente universitario iscritto alla Sapienza di Roma – ha risposto senza alcuna esitazione: «Ho colpito anche il pc perché parlava». Un dettaglio che lascia intendere lo stato alterato in cui versava al momento del gesto.
«L'ho pensato tante volte, poi l'ho fatto»
Nel corso dell’audizione, durata circa un’ora e mezza, Filippo Manni è apparso freddo e distaccato, privo di pentimento. «Ad un certo punto mi si è spento tutto», ha detto. «Altre volte l’avevo pensato per scherzo, e glielo avevo anche detto. Ieri l’ho fatto».
Dopo il delitto, il giovane si è allontanato da casa senza un apparente piano di fuga. Fermato dai carabinieri mentre si dirigeva verso Torre Suda, era a torso nudo e in evidente stato confusionale. Ai militari ha dichiarato: «Volevo solo andare al cimitero da mia nonna, oppure fare un bagno a mare».
Nessun movente evidente, solo tensioni familiari
Teresa Sommario, 52 anni, era madre di tre figli e lavorava da circa 20 anni nell’ufficio acquisti della CNH Industrial di Lecce. Secondo quanto emerso, non ci sarebbero stati gravi attriti familiari alla base del gesto. Tuttavia, di recente, non mancavano le frizioni: discussioni sull’università – Filippo frequentava Economia – un incidente stradale con l’auto di famiglia danneggiata, liti sul disordine, i mancati saluti o il rientro a casa a tarda sera.
Il ragazzo, appassionato di musica, avrebbe desiderato lasciare gli studi per dedicarsi a un corso di chitarra. Un desiderio non condiviso dalla madre.
Il ricordo: “Un abbraccio prima di ogni giornata”
Profondo cordoglio è stato espresso dai colleghi e dai sindacalisti della Cisl, Maurizio Longo e Donato Congedo, che la ricordano con commozione: «Teresa aveva l’abitudine di abbracciare tutti prima dell’inizio della giornata lavorativa. Un gesto semplice, ma carico di umanità. Mostrava con orgoglio le foto dei figli, partecipava con entusiasmo anche alle cene aziendali, spesso portando con sé i bambini».
La donna era anche l’ex moglie dell’assessore ai lavori pubblici del Comune di Racale. Oltre a Filippo, lascia due figli gemelli che compiranno 18 anni tra un mese.
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