Piacenza, bimba nasce morta: sequestrata cartella clinica
Cronaca Emilia Romagna

Piacenza, bimba nasce morta: sequestrata cartella clinica

martedì 5 gennaio, 2016

PIACENZA, 05 GENNAIO 2016 – Una giovane donna albanese di 23 anni ha perso la bimba che aveva in grembo a pochi giorni dal parto cesareo fissato per metà gennaio. E’ accaduto ieri all'ospedale di Piacenza, dove la piccola è nata già priva di vita. [MORE]

Il padre della bimba, un albanese 26enne, ha sporto denuncia alla squadra mobile della Polizia che ha aperto le indagini, sequestrando la cartella clinica.
Il genitore chiede di accertare se vi siano state irregolarità, soprattutto in relazione alla visita dello scorso 31 dicembre in seguito alla quale la madre non avrebbe più sentito la bambina.

L'ospedale, dal canto suo, ha parlato di un decorso di gravidanza normale. In una nota diffusa dall'Ausl di Piacenza si legge che nel corso della gravidanza la donna «è stata vistata 7 volte e sottoposta a tre ecografie. La gravidanza si è svolta senza evidenziare particolari fattori di rischio».
Il 31 dicembre, durante la vista di presa in carico al centro nascita di Piacenza «sono stati eseguiti gli esami previsti, compresa la rilevazione del battito fetale e dei movimenti del feto, esami che si presentavano nella norma. Poichè il feto si presentava in posizione podalica, è stato fissato il giorno per il parto cesareo».
Nella notte del 3 gennaio, prosegue la nota, «dopo che la madre si è presentata al reparto comunicando che da alcuni giorni non avvertiva più i movimenti del feto, gli accertamenti diagnostici hanno permesso di porre diagnosi di morte fetale».

La direzione sanitaria ha confermato di essere in attesa degli esiti degli accertamenti diagnostici effettuati su madre e feto, così come previsto dalla procedura in vigore nella regione Emilia Romagna, per accertare le cause dell’accaduto. Il sostituto procuratore Michela Versini, che coordina le indagini, ha inoltre disposto l'autopsia sul feto.

«La morte fetale endouterina, ossia la morte del feto dopo la ventiduesima settimana ha un incidenza in Italia di 3,5 ogni mille gravidanze, e puo' dipendere da diversi fattori. Le cause più frequenti sono il distacco intempestivo di placenta e tutte quelle situazioni in cui viene a mancare l'apporto di ossigeno al feto», ha spiegato Giacomo Biasucci, Direttore del Dipartimento Materno Infantile.

[foto: liberta.it]

Antonella Sica


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