Primarie Pd, Orlando contesta i dati: Renzi non arriva al 70%
ROMA, 2 MAGGIO – Secondo quanto sostiene il comitato elettorale di Andrea Orlando, alle primarie del Pd di domenica scorso l'ex premier Matteo Renzi non avrebbe raggiunto il 70% delle preferenze. Lo staff del ministro della Giustizia contesta i dati diffusi: Renzi avrebbe raggiunto il 68% dei voti, Orlando il 22,2% e l'altro candidato alla segreteria, Michele Emiliano, il 9,8 per cento. Mentre i numeri diffusi dal Pd - quasi 1,9 milioni di votanti, con Renzi al 70%, Orlando al 19,5 ed Emiliano al 10,4% - sarebbero «ufficiosi e non ufficiali».[MORE]
Nella giornata di ieri l'organizzazione del Partito democratico aveva comunicato che - «mentre è in corso l'acquisizione dei verbali e quindi la certificazione del voto» - si conferma il dato ufficioso di votanti 1.848.658 così suddiviso: Orlando 357.526 (19.50%) Emiliano 192.219 (10.49%) Renzi 1.283.389 (70.01%) Inoltre si sono registrate 15.524 tra schede bianche e nulle.
«È in corso in queste ore la verifica di tutti i verbali» e «nell'attesa del responso della commissione congressuale e della certificazione del voto, siamo in grado di poter affermare che la mozione Orlando ha ottenuto un risultato superiore al 22,6%» ha detto Marco Sarracino, portavoce del Comitato Orlando. Ha inoltre spiegato che «il lavoro messo in campo in questi mesi, che ha visto il coinvolgimento di tanti elettori e militanti del Pd e del centrosinistra, continuerà con lo stesso spirito e lo stesso entusiasmo di questa campagna congressuale».
Maria Azzarello
credit foto: bsNews.it
Vuoi restare sempre aggiornato con le notizie più importanti?
Iscriviti ai nostri canali ufficiali:
Riceverai in tempo reale tutti gli aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.