

Processo 'Calabria Verde': una condanna e quattro assoluzioni
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Condannato l’ex dirigente Alfredo Allevato, assolti gli altri imputati
Si è concluso dopo quasi sei anni il processo di primo grado denominato "Calabria Verde", svoltosi davanti al Tribunale di Catanzaro.
L'inchiesta, che ha coinvolto ex dirigenti ed ex dipendenti dell'ente in house della Regione Calabria, si è chiusa con una sola condanna e quattro assoluzioni.
Il Tribunale ha inflitto una pena di tre anni e sei mesi di reclusione ad Alfredo Allevato, ex dirigente dell'Economato di Calabria Verde.
Gli altri imputati sono stati assolti dalle accuse mosse nei loro confronti.
In particolare, il collegio giudicante ha scagionato:
Alfredo Allevato, ex dirigente del settore 3 di Calabria Verde, difeso dall'avvocato Nicola Carratelli;
Emanuele Ciciarello, ex dipendente della società e attuale consigliere comunale di Catanzaro, difeso dagli avvocati Vincenzo Ioppoli, Giuseppe Pitaro e Vittorio Ranieri;
Antonio Errigo, ex dirigente della segreteria del direttore generale, assistito dai legali Vincenzo Galeota e Alessandra Coppolino;
Gennarino Magnone, agrotecnico destinatario di un incarico di consulenza esterna all'epoca dei fatti, difeso dagli avvocati Sergio Rotundo e Giuseppe Bruno.
Nel corso del dibattimento, è inoltre venuto a mancare Paolo Furgiuele, ex direttore generale dell'ente.
Le accuse e l’inchiesta della Procura di Catanzaro
L'inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, si era concentrata sulla presunta cattiva gestione dei fondi nell'ambito del POR 2007/2013, con ipotesi di reato che includevano abuso d'ufficio, peculato, violenza o minaccia a pubblico ufficiale, falsità ideologica e materiale commessa da pubblico ufficiale in atto pubblico.
Tra gli episodi contestati, spiccavano l’uso improprio dei mezzi dell'ente per fini personali, tra cui il presunto utilizzo di un'auto di servizio per recarsi a visite mediche o per imbarcarsi su uno yacht, il cambio degli pneumatici su vetture private e perfino una vacanza a Roma con la famiglia, il tutto – secondo l’accusa – a carico dell’ente regionale.
Una sentenza attesa: il bilancio di un lungo processo
La sentenza rappresenta un punto fermo in una vicenda che ha tenuto alta l'attenzione sulla gestione dei fondi pubblici in Calabria. La condanna dell’ex dirigente e le quattro assoluzioni segnano un esito che sicuramente farà discutere.
Ora si attende di capire se vi saranno ricorsi in appello da parte della Procura o degli imputati.
Il caso Calabria Verde, al di là dell'esito processuale, ha messo in luce criticità nel sistema di gestione delle risorse pubbliche e nell'operato di alcuni enti regionali, riaccendendo il dibattito sulla trasparenza e sul controllo nell'amministrazione pubblica.
Resta da vedere quali saranno le prossime mosse della giustizia e se la Regione Calabria adotterà provvedimenti per evitare in futuro episodi simili. (Ansa)