Ragusa, Centro di Primo Soccorso ed Assistenza di Pozzallo: il Coisp chiede intervento
RAGUSA, 24 AGOSTO 2011- La presente fa seguito e riferimento alle note di questa Segreteria Nazionale datate 4 e 19 agosto 2011, entrambe relative all'oggetto ed allegate alla presente. Come ampiamente prevedibile e denunciato dal Coisp con le note cui si fa seguito, le rivolte degli immigrati presso il Centro di Primo Soccorso ed Assistenza di Pozzallo stanno sfociando in fughe di massa, decine di arresti, violenze contro le Forze dell'Ordine, tra le quali si contano diversi feriti.[MORE]
Il Centro di Pozzallo deve essere adeguato immediatamente sotto il profilo della sicurezza passiva, o deve essere chiuso!
Non servono a nulla le ordinanze che impongono vigilanze e controlli serrati se gli "ospiti" sono ammassati dentro un capannone con letti a castello che forniscono una quantità infinita di sbarre da usare per attaccare i poliziotti.
La sistematica devastazione di tutte le strutture, degli infissi, delle porte e delle finestre dovrebbero avere già consigliato di dichiarare il Centro non sicuro, senza attendere gli incidenti dei giorni scorsi, i quali non fanno altro che confermare la serietà degli allarmi lanciati dal Coisp.
Il Coisp chiede che la tutela dell'incolumità fisica degli Operatori di polizia impegnati a mantenere ordine e sicurezza nel CPSA di Pozzallo, sia il criterio di valutazione primario per l'agibilità della struttura, subordinando ogni altra valutazione e necessità a quella di autotutela del personale.
Il Coisp farà ricadere le conseguenze dell'inerzia con cui viene trattata questa materia su coloro i quali, non agendo, si rendono complici di chi provoca rivolte, fughe di massa ed assalta i poliziotti.
In attesa di cortese urgentissimo riscontro, l’occasione è gradita per inviare i più Cordiali Saluti.
La Segreteria Nazionale del COISP
Vuoi restare sempre aggiornato con le notizie più importanti?
Iscriviti ai nostri canali ufficiali:
Riceverai in tempo reale tutti gli aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.