Se l'uomo conoscesse il valore della donna
Chiesa e Società Calabria

Se l'uomo conoscesse il valore della donna

lunedì 24 novembre, 2014

 24 NOVEMBRE 2014 - Nel 1999 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre come Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne e ha invitato i governi, le organizzazioni internazionali a sensibilizzare l'opinione pubblica in quel giorno. [MORE]


In realtà, l’ONU ha ufficializzato una data che fu scelta da un gruppo di donne attiviste, riunitesi nell'Incontro Femminista Latinoamericano e dei Caraibi, tenutosi a Bogotà nel 1981. Questa data fu scelta in ricordo del brutale assassinio nel 1960 delle tre sorelle Mirabal, considerate esempio di donne rivoluzionarie per l'impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo (1930-1961), il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell'arretratezza e nel caos per oltre 30 anni. Naturalmente ci saranno tante manifestazioni, tante parole, forse anche tanti saranno preoccupati di farsi un po’ di pubblicità in un giorno importante con un tema così importante e delicato. E’ giusto, però che si tenga alta l’attenzione su questo dramma.

Da sacerdote, che si occupa di Chiesa e Società, vorrei, però, concentrare la mia e la vostra attenzione su un dato importante. Dio le cose le fa bene, anzi per dirla con il linguaggio della Scrittura Sacra, “molto buone”. Chi è la donna secondo Dio e nel suo disegno salvifico? Innanzitutto, leggiamo: “non è bene che l’uomo sia solo. Voglio fargli un aiuto che gli sia simile”. (cf. Gen 2,18-20). Nella mente del Creatore, l’uomo e la donna sono il completamento l’uno dell’altra chiamati ad aiutarsi a vicenda, a sostenersi. C’è, però, un concetto ancora più alto della donna nella Scrittura. Il libro della Genesi, infatti, ci presenta l’uomo e la donna creati ad immagine e somiglianza di Dio (cf. Gen 1,24-31; 2,4b-25). L’immagine di Dio ci dice che chiunque vede un uomo sulla terra deve poter vedere Dio.

Cosa fa questo uomo? È costituito da Dio governatore del creato. Ma come è creato quest’uomo? Maschio e femmina. Una sola dignità. Non è più importante l’uomo e non è più importante la donna. Una sola dignità nella differenza. Come poi non ricordare le grandi imprese delle donne della Scrittura, fra tutte la Vergine Maria, umile ancella che va contro tutto e tutti, contro ogni pregiudizio e dice si ad un invito celeste e dona vita al Redentore del mondo.

Anche io voglio dire il mio no alla violenza sulle donne, ma voglio dire il mio no ad ogni forma di violenza e a tutte le donne del mondo che leggeranno questo articolo dedico le parole più belle che la penna di un grande santo come Giovanni Paolo II poteva scrivere.


Grazie a te, donna-madre, che ti fai grembo dell'essere umano nella gioia e nel travaglio di un'esperienza unica, che ti rende sorriso di Dio per il bimbo che viene alla luce, ti fa guida dei suoi primi passi, sostegno della sua crescita, punto di riferimento nel successivo cammino della vita.


Grazie a te, donna-sposa, che unisci irrevocabilmente il tuo destino a quello di un uomo, in un rapporto di reciproco dono, a servizio della comunione e della vita.
Grazie a te, donna-figlia e donna-sorella, che porti nel nucleo familiare e poi nel complesso della vita sociale le ricchezze della tua sensibilità, della tua intuizione, della tua generosità e della tua costanza.
Grazie a te, donna-lavoratrice, impegnata in tutti gli ambiti della vita sociale, economica, culturale, artistica, politica, per l'indispensabile contributo che dai all'elaborazione di una cultura capace di coniugare ragione e sentimento, ad una concezione della vita sempre aperta al senso del « mistero », alla edificazione di strutture economiche e politiche più ricche di umanità.


Grazie a te, donna-consacrata, che sull'esempio della più grande delle donne, la Madre di Cristo, Verbo incarnato, ti apri con docilità e fedeltà all'amore di Dio, aiutando la Chiesa e l'intera umanità a vivere nei confronti di Dio una risposta « sponsale », che esprime meravigliosamente la comunione che Egli vuole stabilire con la sua creatura.


Grazie a te, donna, per il fatto stesso che sei donna! Con la percezione che è propria della tua femminilità tu arricchisci la comprensione del mondo e contribuisci alla piena verità dei rapporti umani. (Lettera alle donne – 25 giugno 1995)


Don Francesco Cristofaro
www.donfrancescocristofaro.it


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

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