Serie A: La Roma affonda il Napoli. La Lazio batte il Cagliari e rimane in scia
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Serie A: La Roma affonda il Napoli. La Lazio batte il Cagliari e rimane in scia

sabato 4 aprile, 2015

PISA, 04 MARZO 2015 - I giallorossi tornano alla vittoria in casa dopo quattro mesi e mezzo. La squadra di Benitez gioca bene ma torna a casa senza punti. La Lazio si impone anche a Cagliari e rimane attaccata ai cugini. Per l’Inter, con il Parma, solo un punto e tanti fischi. [MORE]

È una 29ª che, come ci si aspettava, da un bello scossone nella zona Champions. Alla Roma basta Pjanic, insieme a un po’ di fortuna, per battere il Napoli e tornare alla vittoria casalinga dopo quattro mesi e mezzo. Alle spalle dei giallorossi c’è sempre la Lazio che si impone in casa del Cagliari e lancia la volata ai cugini per la lotta al secondo posto. Dietro le due romane, la Fiorentina batte la Samp con le reti di Diamanti e Salah e scavalca proprio i doriani, oltre al Napoli, salendo al quarto posto. Torna alla vittoria esterna anche il Milan che espugna il Barbera di Palermo mentre per l’Inter è un’altra giornata da dimenticare visto che non riesce nemmeno ad avere la meglio del Parma a San Siro. In serata la Juventus batte anche l'Empoli e si avvicina spedita al quarto scudetto consecutivo.

Come detto, vittoria, fondamentale per la Roma che conquista tre punti ai danni di un Napoli che soprattutto nel secondo tempo ha messo sotto i padroni di casa. Avvio molto blando per entrambe le squadre che evidentemente sentono molto l’importanza della partita e cercano di non sbilanciarsi troppo per evitare di dover essere costretti a rincorrere. Al 25’ però la partita cambia all’improvviso. Iturbe riceve palla sulla trequarti e serve bene Florenzi che si invola sulla destra e serve alla perfezione Pjanic. Il giocatore bosniaco, con un rigore in movimento porta in vantaggio i suoi con un gol che sa quasi di liberazione per giocatori e tifosi. Il Napoli però non molla e si affida alle giocate di Higuain e Mertens per rendersi pericoloso dalla parte di De Sanctis. Nella ripresa aumentano ancora i giri della squadra di Benitez che preme sull’acceleratore alla ricerca di quello che sarebbe un meritato pareggio. Prima Mertens e poi soprattutto il neo entrato Gabbiadini, costringono il portiere giallorosso a compiere un miracolo. Nei minuti finali Iturbe avrebbe sui piedi la palla del ko ma spreca malamente davanti ad Andujar anche se l’errore non si rivela decisivo dato che la partita e finita e la Roma può tornare a festeggiare insieme al suo pubblico.

Non molla la presa la Lazio, arrivata alla settima vittoria consecutiva dopo il 3-1 di Cagliari. Pioli, già a conoscenza del risultato dell’Olimpico, non fa turnover e manda in campo la formazione migliore con Klose supportato dal trio Anderson - Mauri - Candreva. I bianco lesti partono forte e vanno ad un passo da vantaggio con il capitano, Mauri, che di testa, a colpo sicuro, vede Brkic compiere un miracolo e lasciare invariato il risultato. Al 30’ è lo stesso numero sei a servire a Klose un cioccolatino che l’attaccante tedesco trasforma nel gol dell’1-0. Prima del 45’, ci vuole un grande Marchetti per sventare una splendida punizione di M'Poku che rimbalza prima sul palo e poi sulla linea di porta. I sardi entrano nella ripresa più decisi e trovano il pareggio al 49’ con il tiro di Sau deviato da Mauricio e reso imparabile per l’estremo difensore. Dieci minuti dopo Pioli inserisce Keita che spacca in due la partita conquistando il rigore che manda Biglia sul dischetto e che vale il 2-1 per gli ospiti. Passano altri dieci minuti e il copione è identico. È ancora l’attaccante spagnolo a conquistare un nuovo rigore che costa anche l’espulsione di Diakite. Questa volta però Biglia si fa tradire dall’emozione e spara alto scheggiando la traversa. La partita si chiude solo al 92’ con un gran tiro di Parolo dalla distanza che batte il portiere rossoblu e permette alla Lazio di rispondere presente allo squillo della Roma.

Una brutta Inter finisce la propria partita tra i fischi di San Siro. I nerazzurri si fanno infatti bloccare in casa da un Parma che gioca con dignità e tanto orgoglio. Nei primi minuti i padroni di casa cercano di portarsi in avanti per trovare il vantaggio ma Mirante non ha difficoltà nel controllare i tentativi di Puscas e Shaqiri. Al 25’ Guarin, aiutato da una deviazione decisiva di Mauri, batte il portiere dei ducali e porta in vantaggio la squadra di Mancini mettendo in discesa la partita. A un minuto dalla fine del primo tempo, doccia gelata per i padroni di casa quando Varela crossa dalla destra e trova a centro area Lila a svettare di testa e a battere Handanovic per il gol dell’1-1. Nella ripresa l’Inter crea troppo poco per meritare di vincere e allora la partita finisce con quello che alla fine è un pareggio giusto, per il disappunto dei tifosi. Domenica felice per l’altra sponda di Milano. Il Milan infatti torna alla vittoria esterna dopo oltre un girone e lo fa battendo il Palermo, che in casa aveva perso solo con Lazio e Juventus. Buona prestazione dei rossoneri che giocano la partita a viso aperto e dopo aver rischiato di andare sotto con una clamorosa occasione sprecata da Vazquez, trovano il gol con Cerci al 37’. Stesso copione anche nella ripresa con la squadra di Iachini che si affida alla vivacità di Dybala e Vazquez, supportati anche da Belotti mandato in campo dall’allenatore dei siciliani. Il pareggio arriva al 72’ grazie ad un calcio di rigore guadagnato proprio dal neo entrato che manda dal dischetto Dybala che firma l’1-1. Passano però solo undici minuti e il Milan torna in vantaggio con una cavalcata del suo uomo migliore, Menez, che batte Sorrentino e regala a Inzaghi una vittoria che da morale e un minimo di speranza per entrare in Europa.

In zona salvezza brutta sconfitta interna dell’Atalanta con il Torino. I granata, passano in vantaggio già al 20’ con una sassata di Quagliarella, vera e propria bestia nera degli orobici. Una sola squadra in campo con i nerazzurri incapaci di rendersi veramente pericolosi dalle parti di Padelli e infatti, al 39’ arriva il raddoppio della squadra di Ventura firmato da bomber Glik, al settimo gol in campionato pur essendo un difensore centrale. Nella ripresa il match si fa più combattuto e i padroni di casa dimezzano lo svantaggio con un eurogol di Pinilla, che di rovesciata mette le palle sotto l’incrocio e riapre la partita. Passano i minuti e gli animi si riscaldano così l’arbitro è costretto ad espellere proprio l’attaccante cileno insieme a Basha per reciproche scorrettezze. Sconfitta resa ancora più amara dal Cesena, che compie una vera e propria impresa sul campo dell’Hellas Verona e con il 3-3 finale recupera un punto comunque importante. Fino a venti minuti dalla fine infatti, il tabellino segnava 3-0 per la squadra di Mandorlini grazie alla doppietta di Luca Toni, al 3’ e al 62’, intervallata dalla perla di Juanito Gomez alla mezz’ora del primo tempo. Quando la partita sembrava in cassaforte, ci pensa Carbonero, al 70’, a firmare l’1-3 con un destro che finisce sotto l’incrocio dei pali. Passano sette minuti e Brienza, con una punizione stupenda, firma il secondo gol del Cesena che mette paura ai gialloblu. Il 3-3 finale arriva con Succi, sempre imbeccato dal numero dieci bianconero all’81’.

Partita vivace, che si conclude sull’ 1-1, quella del Ferraris tra Genoa e Udinese. Sono i padroni di casa a fare la gara e rendersi pericolosi su punizione con Perotti ma l’esterno argentino colpisce la parte alta della traversa. I rossoblu trovano il vantaggio con De Maio, che in mischia, su cross di Tino Costa trova la zampata dell’1-0. L’Udinese cresce man mano che passano i minuti e trova il pareggio con la rete di Thereau a venti dalla fine, ma da li al 90’ il risultato non cambia e le due squadre si dividono la posta in palio. Vittoria di misura per il Sassuolo di Di Francesco, la seconda consecutiva in casa, contro un buon Chievo in una partita molto equilibrata. Come accade spesso in questi casi, a sbloccarla e deciderla è un episodio. Al 22’ infatti, una scivolata irruenta di Gamberini, costa ai clivensi il rigore decisivo realizzato da Berardi e porta a 35 i punti in classifica dei neroverdi.

Nel posticipo delle 18.30 vittoria preziosa della Fiorentina contro una buona Sampdoria. I viola giocano un buon primo tempo ma è la squadra di Mihajlovic a rendersi pericolosa per prima col la botta a colpo sicuro di Eto’o salvata da un intervento prodigioso di Gonzalo Rodriguez. È lo stesso difensore ad andare ad un passo dalla rete del vantaggio al 23’ ma il suo tiro-cross colpisce in pieno il palo e lascia il risultato invariato. Il gioco di entrambe le squadre è un po’ disturbato dal campo reso pesante da un’abbondante pioggia caduta su Firenze. Nella ripresa il manto erboso sembra migliorare e la partita si mantiene piuttosto equilibrata. Tra il 61’ e il 64’ però il match gira a favore della squadra di Montella. È Diamanti infatti, destinato a uscire nell’azione successiva, a trovare la rete del vantaggio con un destro a giro piuttosto anomalo per uno abituato a calciare solo di sinistro. Tre minuti dopo ci pensa il solito Salah a chiudere i conti con un’accelerazione delle sue che trova impreparata la retroguardia blucerchiata. I viola scavalcano in un colpo solo il Napoli e la stessa Sampdoria e volano al quarto posto.

Alle 21 tocca alla Juventus scendere in campo contro l’Empoli. Il match, come da previsione, è piacevole e si gioca a ritmi piuttosto alti con entrambe le squadre a pressare la costruzione del gioco. Come al solito è Tevez, tra i bianconeri, quello a rendersi più pericoloso in area avversaria. Al 19’ l’argentino fa fuori mezza difesa con una finta ma al momento di presentarsi davanti a Sepe, si allunga la palla e permette il recupero del portiere toscano. Quindici minuti dopo altra grande occasione per i bianconeri con il duo Lichsteiner - Vidal che trovano una combinazione fortunosa portano lo svizzero al tiro ma anche stavolta è bravo il portiere a respingere. Il risultato si sblocca al 42’ quando l’arbitro valuta un tocco di Rugani come retropassaggio volontario dal parte del difensore di Sarri. Sulla punizione a due che segue, il capocannoniere del campionato scarica un destro incredibile che si infila sotto la traversa e va a firmare l’1-0 per la squadra di Allegri. Nella ripresa il gioco dell’Empoli si fa ancora più vivace e su un buon lancio di Valdifiori, Pucciarelli schiaccia di testa con Buffon fuori dai pali ma il portiere di Juventus e Nazionale con un guizzo riesce a respingere. Al 23’ si ripete la sfida tra i due con l’attaccante empolese che si presenta solo davanti al portiere che prima devia in uscita bassa e poi respinge il tiro seguente di Saponara. Al 94’, con l’Empoli ridotto in dieci a causa dell’infortunio di Verde a sostituzioni giù ultimate, Tevez ha ancora la forza di puntare la difesa toscana e andare al tiro, e sulla respinta corta di Sepe si avventa Pereyra che chiude definitivamente i conti.


 

 

Risultati 29ª giornata
Roma Napoli 1-0
Palermo Milan 1-2
H. Verona Cesena 3-3
Sassuolo Chievo 1-0
Atalanta Torino 1-2
Cagliari Lazio 1-3
Inter Parma 1-1
Genoa Udinese 1-1
Fiorentina Sampdoria 2-0 
Juventus Empoli 2-0 

 

Classifica
Juventus 70    Palermo  35 
Roma 56   Sassuolo  35 
Lazio 55                        Udinese*  34 
 Fiorentina 49    Empoli  33 
Sampdoria  48   H. Verona 33
Napoli 47    Chievo 32
Torino 42   Atalanta 26
Milan 41   Cesena 22
Inter 38   Cagliari 21
Genoa* 38   Parma**(-3) 10

* una partita in meno

 

Giuseppe Sanzi


Autore
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