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Spending review su tasse fuoricorso. Martone: "Fuoricorso sfigati? Lo direi ancora"

Rosy Merola
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Spending review su tasse fuoricorso. Martone: "Fuoricorso sfigati? Lo direi ancora"
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MILANO, 29 LUGLIO 2012- Dopo la decisione del governo Monti di andare a colpire, con la spending review, le tasse universitarie dei fuoricorso, si riaccende la polemica innestata qualche mese fa dal vice ministro al Lavoro Michael Martone, che aveva apostrofato i suddetti "sfigati". A chi gli ha chiesto se tornerebbe ad affarmarlo, Martone ha replicato, "Sicuramente sì, perché sollevò un dibattito importante e perché l'ho detto col cuore in mano e per spronare gli studenti perché il mondo che li aspetta è difficile. Credo che i giovani lo abbiano capito".

Il vice ministro prosegue, "Oltre le polemiche è che stiamo attraversando un periodo di difficoltà e non possiamo più permetterci gli sprechi. La nostra costituzione all'articolo 34 dice che è compito dello Stato consentire e assicurare il diritto allo studio ai capaci e ai meritevoli e invece nel nostro Paese abbiamo sempre avuto troppi pochi fondi per poter finanziare le borse di studio per i ragazzi di origini umili e per i fuori sede".[MORE]

In merito al provvedimeno del Governo, Martone aggiunge. "Si tratta di un provvedimento importante perché il 50% delle risorse recuperate saranno utilizzate per le borse di studio. In questo momento ogni anno entrano nel mercato globale 40 milioni di nuovi lavoratori cinesi, brasiliani e indiani che vogliono competere con i nostri giovani e ambiscono al nostro tenore di vita. E' per questo che il miglior consiglio per un giovane è quello di fare quello che vuole, ma di farlo bene, studiare e laurearsi in corso. Questo è un provvedimento importante perché evita gli sprechi e spinge i nostri giovani a laurearsi presto. Questo non riguarderà però coloro che studiano e che lavorano o che hanno avuto difficoltà per laurearsi".

Nello specifico, il provvedimento prevede che gli studenti che andranno fuoricorso, dovranno pagare fino al doppio delle tasse universitarie, a meno che non siano studenti-lavoratori. I dati evidenziano che i fuoricorso sono oltre 600 mila, su un milione e 700 mila universitari. Questo implica un costo gravoso per gli atenei.

L’emendamento approvato in commissione Bilancio al Senato stabilisce tre scaglioni, a seconda del reddito familiare: una prima fascia di fuoricorso dovra' pagare fino al 25% in piu', rispetto a quanto versato dagli studenti in corso, se il reddito isee e' inferiore a 90.000 euro. Il tetto sale al 50% per chi ha un isee familiare tra 90.000 e 150.000 euro, mentre potra' arrivare fino al 100% in piu' per gli studenti con isee familiare superiore a 150.000 euro

Naturalmente, la suddetta norma ha generato la reazione di varie associazioni di studenti e anche di alcuni rettori.

(Fonti:, Adnkronos, Ansa, tmnews. Fotogramma: Lettera 43)

Rosy Merola


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Scritto da Rosy Merola

Giornalista di InfoOggi

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