Calcio Serie B. Era tutto maledettamente difficile" – Alvini amaro dopo Spezia-Cosenza 3-1


Spezia-Cosenza 3-1: Alvini saluta con dignità, il Cosenza retrocede ma a testa alta
LA SPEZIA – Al termine di una sfida dal sapore amarissimo, il Cosenza saluta la Serie B cedendo 3-1 sul campo dello Spezia. Una retrocessione che brucia, ma che non cancella l’identità mostrata in campo per buona parte della stagione. Al termine della gara, Mister Massimiliano Alvini ha voluto condividere le sue riflessioni in conferenza stampa, tracciando un bilancio umano e tecnico di un’annata travagliata.
“Il Cosenza ha sempre avuto una buona idea di calcio”
“Quello che dite è la verità”, ha esordito Alvini in risposta a una domanda sulla qualità espressa dalla squadra anche nelle partite più complicate. “Abbiamo giocato spesso un buon calcio, con idee chiare e uno sviluppo apprezzabile. Ma in alcuni momenti ci è mancata la qualità nei dettagli. Oggi abbiamo perso su due nostri errori, ma la prestazione c’è stata”.
Il tecnico toscano ha sottolineato come il Cosenza, nonostante i limiti emersi nel corso della stagione, abbia mantenuto una chiara identità di gioco. “A livello di conclusioni siamo terzi su 38 partite. Questo dimostra che la squadra ha sempre cercato di proporre, di costruire, di restare fedele a un’idea”.
Penalizzazione? “Parlo solo da tecnico”
Sulla pesante ombra della penalizzazione che ha condizionato la classifica del Cosenza, Alvini ha preferito non sbilanciarsi: “Non voglio entrare in quel discorso, io parlo da tecnico. La mia analisi si ferma sul campo, sulle prestazioni, sull’impegno dei ragazzi”.
“In Serie B è difficile ripartire da retrocessi”
Nel confronto con altre realtà simili, il mister ha fatto un paragone significativo: “La Sampdoria è retrocessa in Serie C due anni dopo la Serie A, e anche il playout vedrà protagoniste altre due ex di A. Questo dimostra quanto sia complicato per una neoretrocessa affrontare la B”.
Con un tono diretto, Alvini ha ricordato i momenti vissuti in panchina: “Io ho fatto 13 partite, in mesi complicatissimi. Poi è arrivato Luca (Toscano, ndr), che è un grande allenatore e anche lui ha faticato inizialmente. La squadra si è salvata all’ultima giornata. Bisogna essere onesti: non era facile”.
Futuro incerto: “Non è il momento di parlarne”
Alla domanda su un suo eventuale addio, Alvini ha risposto con dignità e sobrietà: “Mi interessava fare una buona prestazione. Il risultato penalizza, ma la prestazione c’è stata. Mi dispiace per i calciatori, per i tifosi. Ce l’abbiamo messa tutta. Il futuro? Non è il momento di parlarne”.
“Pio Esposito ha una testa fortissima, farà strada”
Spazio anche a un pensiero su Pio Esposito, giovane cresciuto sotto la sua guida: “È un ragazzo eccezionale, ha una testa fortissima. Gli auguro il meglio, se lo merita per la voglia e l’impegno che mette ogni giorno”.
Un ultimo saluto
Infine, un saluto carico di umanità: “Vi guarderò ai playoff da spettatore. Vi auguro il massimo, lo auguro a Luca e ai ragazzi che ho allenato. Vi saluto con affetto”.