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Tar Milano, L'Università di Pavia dovrà risarcire gli studenti

Rosy Merola
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Tar Milano, L'Università di Pavia dovrà risarcire gli studenti
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PAVIA, 19 NOVEMBRE 2011 - Il T.A.R. di Milano ha dato ragione all'Unione degli Studenti universitari di Pavia, condannando l'ateneo lombardo a risarcire gli studenti aprendo ''la concreta possibilita' di ricorsi a catena in ogni Universita' italiana'', come la stessa Udu ha dichiarato. Così, l'Ateneo di Pavia dovra' risarcire tutti i suoi studenti per aver aumentato le tasse, nell'anno accademico 2009-10, oltre il limite previsto dalla legge e a pagare all'UDu le spese di giudizio.[MORE]

Come evidenzia l'Udu, "La legge in materia di tasse studentesche, infatti prevede che la sommatoria delle tasse di ogni singolo studente non possa superare il 20% dei fondi ministeriali (Ffo) per quell'ateneo. Il problema e' che, con i tagli targati Gelmini-Tremonti, quasi tutte le universita', per far cassa, hanno aumentato le tasse agli studenti, andando a sfondare il tetto del 20% essendo di fatto, fuorilegge. L'Udu Pavia ha cercato prima di bloccare l'aumento, e poi, scoprendo nel Cda dell'Universita' di Pavia che il tetto del 20% veniva sforato di circa 1 milione e 700 mila euro (1,33% circa) ha impugnato le delibere e ha presentato ricorso al T.A.R. della Lombardia".

L'organizzazione, per mezzo dell'avvocato Massimo Ticozzi, "Ha cosi' vinto il ricorso e, quindi, l'universita' e'stata condannata a restituire il surplus di oltre un milione e mezzo di euro agli studenti. Ieri 17 novembre, ironia della sorte proprio nella giornata internazionale degli studenti, e' stata emessa la sentenza definitiva del Tar Milano che ha dichiarato fondato ed ha pertanto accolto il ricorso dell' Udu Pavia stabilendo che e' stata illegalmente violata la soglia non superabile del 20% e che pertanto tutta l'eccedenza pari a 1,7 circa milioni di euro, deve essere restituita sia ai ricorrenti, sia attivandosi d'ufficio verso tutti gli altri studenti".

Lo stesso Tar ha proceduto a respingere l'eccezione di incostituzionalita' della soglia del 20 % avanzata dall'Universita' di Pavia, "dichiarandola perfettamente legittima e ragionevole e comunque non lesiva dell'autonomia universitaria, condannando inoltre l'ateneo al pagamento delle spese processuali".

Per Michele Orezzi, Coordinatore nazionale dell'Unione degli Universitari, "E' una sentenza storica erivoluzionaria per l'Universita' italiana. Il Tar Milano ha sancito quello che noi ripetiamo da tempo: il 20% non e' un parametro indicativo bensi' vincolante, perche' tutela il diritto allo studio. Questa sentenza e' un enorme argine verso l'innalzamento selvaggio delle tasse universitarie che sta diventando il peggiore ostacolo sociale per accedere al mondo accademico".

Aggiunge concludendo Michele Orezzi, "Questa sentenza e' la risposta migliore che smonta quanto scritto nella lettera di Berlusconi inviata all'Unione Europea che ipotizzava un aumento selvaggio delle tasse per accedere all'Universita' ed e' un chiaro messaggio al nuovo Governo Monti e al neo Ministro Profumo: le tasse non solo non si possono piu' alzare, ma sono gia' ora troppo alte, tra le piu' alte d'Europa. Gia' ora 2 atenei su 3, in Italia, sono fuorilegge perche' superano il limite di tassazione previsto. Questa sentenza da' grande forza all'Unione degli Universitari di continuare la propria battaglia con ricorsi ateneo per ateneo fino a quando ogni universita' rispettera' non solo la legge ma anche gli studenti e le loro famiglie, che finalmente non saranno piu' le vittime sacrificali a cui fare pagare la crisi economica e e i tagli al sistema pubblico".

Rosy Merola


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Scritto da Rosy Merola

Giornalista di InfoOggi

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