Torino, morto dopo Tso, la Procura chiude l'inchiesta: quattro indagati per omcidio colposo
Cronaca Piemonte

Torino, morto dopo Tso, la Procura chiude l'inchiesta: quattro indagati per omcidio colposo

martedì 29 dicembre, 2015

TORINO, 29 DICEMBRE 2015 - Chiusa dalla Procura di Torino l’inchiesta relativa alla morte di Andrea Soldi, il 45enne affetto da schizofrenia morto ad agosto dopo un trattamento sanitario obbligatorio. L'atto è uno degli ultimi della carriera del pm Raffaele Guariniello, al suo ultimo giorno di lavoro prima della pensione.
Quattro le persone indagate per omicidio colposo: tre vigili urbani e un medico psichiatra che autorizzò il trattamento sanitario obbligatorio. [MORE]

La consulenza medico-legale eseguita da Valter Declame parla di una morte violenta, causata da uno «strangolamento atipico», a cui contribuì anche la modalità di trasporto del paziente. Soldi morì per «un’asfissia da compressione delle strutture profonde vascolo-nervose del collo e l’ostruzione delle alte vie aeree». Dopo aver perso conoscenza, il 45enne sarebbe stato trasportato al pronto soccorso ammanettato e proprio la posizione assunta durante il viaggio verso l’ospedale avrebbe contribuito a peggiorare le sue condizioni, in quanto «incompatibile con la possibilità di una ventilazione efficace».

Cosa accadde

Il 5 agosto scorso Soldi, in cura psichiatrica da molto tempo, era seduto su una panchina in piazza Umbria, quando arrivò un'ambulanza per portarlo in ospedale e sottoporlo a un Tso autorizzato dai familiari. Come raccontato dal padre, non era la prima volta che l’uomo veniva ricoverato contro la sua volontà. Capitava quando il 45enne smetteva di prendere le medicine che gli erano state prescritte. Secondo la ricostruzione dei fatti, Soldi si oppose aggrappandosi alla panchina. A quel punto due vigili, piazzatisi di fianco a lui, uno per lato, lo immobilizzarono e un terzo da dietro gli mise un braccio contro il collo, stringendo. Per il medico legale dell’accusa, proprio quella stretta fu fatale.

«Il nostro esperto non concorda con le conclusioni del consulente della procura ed esprimerà nelle sedi opportune le ragioni del suo dissenso scientifico» questo il commento di Anna Ronfani, legale dello psichiatra. Sulla stessa lunghezza d’onda anche i legali degli agenti di polizia locale a Torino.

[foto: tgcom24.mediaset.it]

Antonella Sica


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