Trentino: emesso ordine di cattura per orso. Lega: "Abbattere quelli pericolosi"
Cronaca Trentino Alto Adige

Trentino: emesso ordine di cattura per orso. Lega: "Abbattere quelli pericolosi"

domenica 23 luglio, 2017

TRENTO, 23 LUGLIO - Quattro persone e due cani compongono la squadra di emergenza attiva da stamattina che dovrà trovare e catturare il protagonista dell’aggressione nella zona dei laghi di Lamar: un orso. Altri agenti sono stati posizionati nei quattro punti di accesso principali alla zona col compito di informare le persone che dovessero transitarvi.[MORE]

La decisione è stata presa oggi nel vertice in Provincia a Trento, convocato dall'assessore all'Ambiente, Michele Dallapiccola, dopo che ieri verso le 19 Angelo Metlicovez, idraulico settantenne di Cadine è stato aggredito e ferito dall'orso mentre faceva una passeggiata con il suo cane. L’uomo ha prima cercato di difendersi, riportando ferite al braccio e alla gamba, e poi approfittando della distrazione che il cane ha causato all'orso, si è gettato in un dirupo. Tempestivamente soccorso dai Vigili del fuoco, è stato trasportato all'ospedale Santa Chiara di Trento dove è attualmente ricoverato. Le sue condizioni non destano preoccupazioni.

La proposta della Lega: abbatterli. Abbattere quelli più pericolosi è la proposta di Maurizio Fugatti di Lega Nord: "L'orso sembrerebbe essere Kj2, già protagonista nel giugno del 2015 della aggressione a Cadine. Oggi è ancora in libertà, con 'addosso' un'ordinanza di cattura. La cosa paradossale è quella che Kj2, se le informazioni riportate dalla stampa in data odierna saranno confermate, sarebbe stata catturata nell'ottobre 2015, ma sarebbe stata poi rilasciata con il radiocollare in attesa degli esiti del Dna. Da quel momento poi non sarebbe stata più catturata. In pratica un orso che ha aggredito una persona, sarebbe stato lasciato volontariamente 'a piede libero', per non essere poi più ricatturato dai forestali della Provincia. E successivamente, lo stesso orso, se confermato, avrebbe di nuovo aggredito una persona nella giornata di ieri".

"Per fortuna – continua Fugatti - non è andata peggio. Purtroppo questo episodio non può essere considerato un caso perché la convivenza tra uomo e orso non è possibile: o le persone non vanno in montagna oppure prima o dopo ferisce le persone nella migliore delle ipotesi. I plantigradi pericolosi devono essere spostati oppure abbattuti". "Quindi - ribadisce Fugatti - torniamo a dire quanto ripetiamo da dieci anni: il progetto Life ursus (un progetto europeo per la salvauardia dell’orso bruno n.d.r), non doveva essere avviato e in questi anni è stato sottovalutato. L'amministrazione sostiene che gli esemplari siano quaranta, ma sono molti di più perché la Forestale è invitata a sottostimare i numeri delle presenze degli orsi in Trentino".

 

Maria Azzarello

Fonte immagine: JuzaPhoto

 

 


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