Turisti in Albania, perchè no?
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Turisti in Albania, perchè no?

lunedì 16 settembre, 2013

TIRANA, 16 SETTEMBRE 2013  -   Australia, Andorra, Andalusia…Sotto la lettera”A” degli scaffali delle librerie le copertine delle guide turistiche fanno bella mostra di sé. I colori dei paesaggi di Azerbagian, Austria, Alpi stanno lì ad ammaliare il viaggiatore indeciso, come la “ruota” di un pavone. Difficilmente troverete però qualcosa che riguardi l’Albania, che pure inizierebbe anch’essa con la prima lettera dell’alfabeto. Un opuscoletto, un manualetto…Niente. Strano, a dire il vero. Infatti, al turista italico e più in generale al “turista” planetario, non sfugge in genere alcuna meta visitabile. Non c’è guerra, epidemia o bolla finanziaria che tenga.

L’Albania, piccola nazione nostra dirimpettaia di sponde delle comuni acque adriatiche, sembrerebbe snobbata . Turismo non fa rima con Albania, a quanto pare. Le politiche socialiste hanno nei decenni passati sbarrato a lungo le porte dei viaggiatori e nel più recente passato troppi stereotipi hanno condizionato le scelte del turismo.

Eppure, tra i confini dell’antica Illiria, sono racchiuse vestigia del passato, una costa a tratti suggestiva e rocce aspre ma spesso verdeggianti. Macchia mediterranea e vegetazione alpina si alternano tra la costa e le zone interne, facendo da sfondo a monasteri che spesso nascondono tesori d’arte dimenticati e grotte misteriose. E poi ancora, canyon tra le cui pareti fluiscono acque turchesi, che volendo si possono traversare anche a piedi in una piacevole e rinfrescante passeggiata estiva. Ponti e ponticelli spesso stretti e talvolta un po' traballanti ( costruiti da ottomani, italiani, cinesi, nel corso dei secoli) costituiscono un'avventura sia per gli occhi che per i piedi che devono traversarli. 

A pochi viene però di pensare all’Albania come meta di vacanze. Sbagliato. Perché l’Albania un suo fascino selvaggio lo ha indubbiamente. Occorre solo che si organizzi al meglio per gestire in maniera appropriata i futuri flussi turistici. Potrebbe così divenire l’outsider del turismo non di massa. Il paese conta del resto tre siti iscritti al patrimonio mondiale dell’Unesco: il sito archeologico di Butrinto e i centri storici di Berat e Argirocastro. In quei luoghi già si può notare un maggior impegno “turistico” , anche con buone ricettività alberghiere.

Un po’ di buona volontà da parte degli albanesi, insomma, qualche pregiudizio e stereotipo in meno da parte dei turisti e l’Albania potrà contare su di una risorsa economica in più e l’Europa su di una meta per le vacanze “nuova di zecca”.[MORE]

 Raffaele Basile

foto di Raffaele Basile


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