Unical: università colpita dai tagli portata avanti da una politica miope
Pubblica Istruzione Calabria

Unical: università colpita dai tagli portata avanti da una politica miope

mercoledì 20 ottobre, 2010

L’università è duramente colpita dai tagli portata avanti da una politica miope.
In conseguenza a questa visione non lungimirante che sta depauperando le università come tutto il mondo del sapere e della cultura, l’anello debole del circuito, cioè lo studente, sta pagando un prezzo altissimo.
Prendendo in considerazione l’Università della Calabria i disagi che gli studenti stanno vivendo non sono pochi e da sottovalutare. [MORE]
È auspicabile che si trovi una soluzione condivisa, tra docenti, ricercatori e studenti, affinché si possa garantire e salvaguardare la figura del ricercatore e nello stesso tempo il diritto allo studio dello studente, dando la possibilità di seguire i corsi e sostenere gli esami regolarmente nelle varie sessioni.
È necessario per cui annoverare come in seguito alle minori entrati derivanti dai finanziamenti statali che sono diminuiti di circa di 20 milioni di euro si è registrato che i posti disponibili per le immatricolazione sono diminuiti di circa 700 posti e ciò provoca un disagio sociale forte considerato la situazione socio-economica delle famiglie calabresi.
Inoltre bisogna evidenziare come lo slittamento dell’inizio dei corsi e soprattutto dei corsi organizzati dai ricercatori non sono ancora iniziati e ciò provocherà un grave problema per gli studenti.
In maniera sistematica e puntuale registriamo l’aumento delle tasse che però non trovano giustificazione constatato che servono solo a mantenere lo status quo dello studente se non in alcuni casi e ambiti si registra addirittura una diminuzione della qualità dell’offerta e dei servizi.
È importante ribadire la nostra solidarietà e vicinanza ai ricercatori perché riteniamo che l’università deve essere strutturata in modo piramidale e la figura del ricercatore è fondamentale e funzionale.
Ci troviamo, purtroppo, in un Paese in cui non si da il giusto investimento alla ricerca e all’innovazione e non si è messi in considerazione tali da poter svolgere il proprio lavoro, infatti, molti ricercatori per avere soddisfazioni svolgono il proprio lavoro all’estero.
In conclusione, l’università rappresenta il volano di crescita e sviluppo socio-economico della nostra comunità per cui invitiamo e sollecitiamo il Governo affinché prenda in considerazione e dia ascolto alle proteste e alle preoccupazione che attanagliano i soggetti che svolgono le proprie funzione all’interno del mondo dell’università.


UNIONE STUDENTESCA

 


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