Usa in shutdown: caos politico e amministrazione federale paralizzata

La prima volta in sette anni: scontro tra repubblicani e democratici

Gli Stati Uniti sono entrati ufficialmente in shutdown governativo alla mezzanotte locale (le 6 del mattino in Italia), segnando la prima chiusura parziale dell’amministrazione pubblica federale negli ultimi sette anni. Questo evento, estremamente impopolare tra i cittadini americani, è la conseguenza diretta dello stallo politico al Congresso tra repubblicani e democratici.

Che cos’è lo shutdown negli Stati Uniti

Con il termine shutdown si indica la sospensione temporanea delle attività del governo federale a causa del mancato accordo sul bilancio. In pratica, quando il Congresso non approva i fondi necessari, molti uffici pubblici e agenzie governative restano senza finanziamenti e vengono costretti a chiudere.

Le conseguenze immediate

A pagare il prezzo più alto sono i cittadini e i dipendenti pubblici:

• Centinaia di migliaia di lavoratori federali sono stati messi in congedo forzato senza stipendio.
• Numerosi servizi pubblici essenziali subiranno rallentamenti o interruzioni.
• Il clima politico si è ulteriormente inasprito, con i due schieramenti che si accusano a vicenda di essere responsabili della crisi.

Lo scontro politico al Congresso

Lo shutdown è nato dal mancato accordo sul bilancio. Con un voto di 55 a 45, i democratici del Senato hanno respinto la proposta repubblicana che avrebbe mantenuto aperto il governo. Due senatori democratici – John Fetterman (Pennsylvania) e Catherine Cortez Masto (Nevada) – hanno rotto con il loro partito e votato insieme ai repubblicani.

La Casa Bianca ha reagito con durezza, accusando i democratici di “aver bloccato il governo per favorire gli immigrati clandestini”. La portavoce Karoline Leavitt ha rilanciato l’attacco su Truth, il social legato a Donald Trump, parlando di una decisione “squilibrata” e “contraria agli interessi degli elettori americani”.

Uno scenario senza soluzioni immediate

Al momento, non esiste una via d’uscita chiara. Ogni shutdown negli Stati Uniti comporta un impatto economico rilevante, con miliardi di dollari di perdite per l’economia nazionale. Inoltre, la crisi alimenta sfiducia nei confronti della politica, rafforzando la percezione di un sistema istituzionale bloccato da contrasti ideologici e mancanza di compromesso.