Sempre più spesso sentiamo parlare di società civile, di organizzazioni no profit e non governative, di commercio equo-solidale e di sostenibilità ambientale, e altrettanto spesso pensiamo che si tratti poche persone riunite in piccoli gruppi isolati. In realtà sono più di un milione le organizzazioni che, nel mondo, si occupano di povertà, di ambiente, di pace, di economia solidale, di istruzione, di cultura, di salute e di tutti i gravi problemi che affliggono il pianeta. Sono quindi milioni le persone coinvolte in questo grande movimento globale e da qualche anno, queste persone, ma non solo loro, hanno la possibilità di riunirsi, virtualmente, in un’unica piattaforma digitale che è diventata anche un social network: Wiser.org.
Nell’aprile del 2007, più precisamente nel giorno dell’Earth Day, l’organizzazione no profit WiserEarth, lanciò come suo progetto principale Wiser.org, una piattaforma digitale che con gli anni si è evoluta e ha saputo rispondere alle esigenze dei suoi utenti. L’organizzazione WiserEarth fu fondata dall’allora direttore esecutivo dell’organizzazione californiana Natural Capital Institute (NCI), Paul Hawken. Hawken, che in quel periodo lavorava al suo primo libro “Blessed Unrest: How the Largest Movement in the World Came into Being, and Why No One Saw It Coming” tradotto in italiano con il titolo “Moltitudine inarrestabile (Benedetta irrequietezza)”, sentì l’esigenza di far nascere Wiser.org per far in modo che le organizzazioni esistenti nel mondo, potessero finalmente prendere coscienza di sé stesse, della moltitudine che erano e che sono ancora. Nei suoi viaggi di lavoro, nelle sue conferenze, Hawken aveva conosciuto migliaia di persone coinvolte in progetti di vario genere e tantissime gli avevano dato il biglietto da visita della propria organizzazione. Quando Hawken si rese conto di essere in possesso di circa 30.000 biglietti da visita provenienti pressoché da tutto il mondo, capì che doveva fare qualcosa e decise di lanciare Wiser.org, nato inzialmente come database di tutte le organizzazioni e le associazioni che aveva incontrato.[MORE]
Attualmente Wiser.org è diventato un social network, il social network della sostenibilità che, coadiuvato da un blog e da un canale su YouTube, connette fra loro 114.260 organizzazioni e 71.245 persone, gratuitamente e senza ricorrere alla pubblicità. Visitando il sito si rimane colpiti non solo dal numero di organizzazioni, ma anche dalle numerose tematiche che queste affrontano e dalla volontà degli utenti di impegnarsi per cambiare concretamente il mondo. I principi base di Wiser.org sono la partecipazione, la condivisione delle informazioni e delle esperienze, il rispetto degli altri, la collaborazione e lo scopo primario è creare una vera comunità attiva e consapevole. Il contatto fra organizzazioni e persone non deve però rimanere virtuale, lo scopo principe è quello di dare vita a collaborazioni reali, di creare iniziative nel territorio e creare quindi il cambiamento. Esiste infatti, all’interno del sito, l’area delle soluzioni in cui si discutono le proposte e si riflette sulla loro realizzazione, oppure l’area delle risorse in cui gli utenti postano articoli, suggeriscono siti web o video, e ancora l’area degli eventi in cui vengono segnalate iniziative, incontri, dibattiti e conferenze di tutto il mondo. Wiser invita le persone a scambiare informazioni, impressioni ed esperienze attraverso i numerosi forum, ma se lo scopo è la realizzazione di qualcosa, può risultare ostico dare vita a dei progetti con organizzazioni che stanno dall’altra parte del pianeta. Proprio per questo motivo sono nati i WiserLocal che permettono di restringere la rete di contatti a un livello nazionale, come per esempio WiserItalia, nato recentemente, o addirittura più locale come WiserCastelliRomani.
In un’epoca in cui i social network hanno un’utilità relativa, Wiser.org è invece uno strumento fondamentale per capire cosa succede nel mondo, per sensibilizzare ed educare le persone, per riunirsi e agire, per condividere e conoscere. Ma Wiser è importante soprattutto perché quella che crediamo essere una minoranza, è in realtà una maggioranza intelligente, volenterosa e democratica che non vuole sottostare alle decisioni dei poteri forti e vuole cambiare il mondo, renderlo veramente migliore.
(foto da www.transitionnetwork.org )
Laura Lussu
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