MESAGNE (BRINDISI), 18 SETTEMBRE 2014 - Ci sarebbe l'ombra della Sacra Corona Unita dietro i 16 arresti disposti dal gip di Lecce a Mesagne (paese in provincia di Brindisi). Secondo chi indaga, un ex politico avrebbe chiesto prima alle banche, poi agli usurai, il denaro necessario per le campagne elettorali.
La denuncia arriva proprio dall'ex politico locale, stanco delle continue vessazioni della banda: il tasso di interesse applicato al suo debito era arrivato al 1000%. Ora si concludono le indagini: a quanto si apprende dalle ultime agenzie di stampa, gli affiliati avrebbero riciclato denaro attraverso prestiti a tassi altissimi.[MORE]
Spesso, le vittime sarebbero state inserite in un giro di estorsioni. Le varie attività del clan avrebbero compreso anche alcuni fabbricati e la proprietà di alcuni immobili, oltre alla disponibilità di conti correnti e polizze vita. Tutti questi beni sono stati sequestrati dalla DIA di Lecce, che ha depositato le proprie conclusioni.
Oltre agli affiliati, sono stati arrestati alcuni imprenditori e un ex consigliere del Comune di Mesagne. I reati contestati dall'accusa sono: usura, estorsione e riciclaggio, aggravati dall'associazione di stampo mafioso. Ora, si attende il processo, mentre un provvedimento ha raggiunto anche il carcere di Pavia: secondo chi indaga, anche dal carcere il boss della Sacra Corona Unita avrebbe dato direttive per gestire gli affari.
Foto: leccesette.it
Annarita Faggioni
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