25 aprile, Napolitano: Resistenza fu mobilitazione di giovani e giovanissimi

ROMA, 25 APRILE 2014 - Dopo il tweet di Matteo Renzi in occasione delle celebrazioni per il 69esimo anniversario della Liberazione dal Nazifascimo, anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha onorato la ricorrenza storica con la consueta deposizione di una corona di alloro sulla tomba del Milite Ignoto all'Altare della Patria e un intervento in ricordo della Resistenza. [MORE]

Il capo dello Stato ha infatti affermato nel proprio discorso: "La Resistenza, l'impegno per riconquistare all'Italia libertà e indipendenza fu un grande moto civile ed ideale, ma soprattutto fu un popolo in armi, una mobilitazione coraggiosa di cittadini giovani e giovanissimi che si ribellavano allo straniero. E non mancò l'apporto delle donne che nel '44 si costituirono nelle regioni del nord in gruppi di difesa delle donne".

Durante il suo intervento, Napolitano ha anche annunciato che parteciperà il 6 giugno prossimo alle celebrazioni del 70esimo anniversario dello sbarco alleato in Normadia, insieme al presidente Hollande, e che lo farà "in nome di un popolo che aveva rotto con il fascismo e con l'asservimento alla Germania hitleriana, e in nome delle nostre nuove forze armate nazionali che allora già combattevano in Italia insieme con le forze anglo-americane".

Ricordando la situazione dei Marò, "ingiustamente trattenuti lontano dalle loro famiglie e dalla patria", il presidente ha dichiarato che è necessario unire "le nostre forze anche nel campo della difesa e della sicurezza, dinanzi ai molteplici focolai di tensione e di conflitto che si sono venuti accendendo non lontano dai confini dell'Unione europea".

Infine, Giorgio Napolitano ha concluso: "L'Italia e l'Europa sono chiamate a concorrere al superamento di qualsiasi contrapposizione, specialmente oggi, nell'area del partenariato orientale coltivato dalle istituzioni dell'Unione, ricorrendo a tutte le risorse della diplomazia".

Valentina Vitali

(Foto: www.ilsecoloxix.it)