A tavola con la crisi: calano i consumi ma alla pizza non si rinuncia
Economia Toscana

A tavola con la crisi: calano i consumi ma alla pizza non si rinuncia

venerdì 9 marzo, 2012

FIRENZE, 09 MARZO 2012- L’argomento “crisi” è ormai all’ordine del giorno e le famiglie corrono ai ripari ridimensionando le spese perchè, quando il portafogli si svuota velocemente come negli ultimi tempi, resta poca energia per godersi i piaceri della vita. Ma se c’è un posto in cui gli italiani vogliono continuare a sentirsi felici e “ricchi” è a tavola, soprattutto se ad attenderli c'è il piatto simbolo dell'italianità per eccellenza: la pizza.

Ad una pizza con gli amici il sabato sera non si rinuncia, neanche in tempi di magra. A pensarla così è un italiano su tre, come rivela l'ultimo sondaggio di www.melarossa.it, che ha chiesto ai suoi utenti di svelare a quale alimento non direbbero mai di no, nemmeno per risparmiare. Trionfa, con il 30,5% delle preferenze, la pizza del sabato sera con gli amici, piatto unico, completo ed economico che, grazie anche alle tante combinazioni possibili e all'elemento conviviale a cui si associa, si conferma una tradizione che da nord a sud non stanca mai. [MORE]

Seguono, tra le preferenze degli italiani, carne di qualità (24,3%) e frutta e verdure biologiche (22,6%), a testimonianza di quanto l’attenzione per un cibo sano e prodotto con il minimo impatto ambientale sia fondamentale nella scelta dell’acquisto migliore.

Timido quarto posto per il cioccolato, che si aggiudica un modesto 11,4%, sicuramente perché considerato più uno sfizio passeggero per golosi che un alimento degno di essere equiparato ad un pasto completo.

Tra i fanalini di coda anche cornetto e cappuccino al bar, altra abitudine tipicamente italiana a cui però, a differenza della pizza, appena il 5,9% dei votanti dichiara di non voler rinunciare in nome del portafogli. La rinuncia meno difficile sembra essere quella ad un buon vino italiano, che raccoglie solo il 5,3 % dei voti, sui quali incidono probabilmente l’ottima qualità di tutti i vini dello stivale e la consapevolezza degli effetti nocivi di un eccesso di alcool sulla salute.

La pizza, invece, piatto completo, nutriente ed in media poco costoso, è la vera trionfatrice di un sondaggio che, partendo da come cambiano i consumi in tempi di crisi, punta anche i riflettori su un'ampia fetta di popolazione che, nonostante la dieta, sceglie il week-end in compagnia e a pancia piena come vero vizio irrinunciabile.

Del resto, conferma Luca Piretta, nutrizionista SISA (Società Italiana di Scienza dell'Alimentazione), dieta e pizza possono andare d'accordo, purchè della pizza si faccia un consumo consapevole. “In una dieta ipocalorica si può tranquillamente inserire una pizza valutandola come se fosse un pasto a base di pasta ed eventualmente eliminando il pane nel resto della giornata. È importante però non accompagnare la pizza ad altri “allegati” come supplì e bruschette, evitare quella ai quattro formaggi, tra le più caloriche, e naturalmente rinunciare al dolce a fine pasto”. E stavolta non per esigenze di portafogli ma in nome della bilancia.

Le statistiche aggiornate del sondaggio (si può ancora votare on line) sono consultabili sul sito www.melarossa.it, realizzato con la supervisione scientifica della Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione. Il sito, completamente gratuito, è in grado di elaborare diete con un data base di 435 diverse diete settimanali, per un totale di 3045 menù giornalieri, sulla base delle indicazioni fornite dai LARN (Livelli di assunzione Raccomandata di Energia e Nutrienti per la Popolazione Italiana, prodotto dall’Istituto Nazionale di Ricerca su Alimenti e Nutrizione, in collaborazione con la Società di Nutrizione Umana), dando quindi anche una adeguata rilevanza alla qualità degli acidi grassi (limitando l’apporto di acidi grassi saturi) e del rapporto tra proteine animali e vegetali.

 Valeria Pomponi

Ufficio stampa Melarossa.it


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