Auguri di Buon Anno 2016
Chiesa e Società Calabria

Auguri di Buon Anno 2016

martedì 29 dicembre, 2015

 Scrivere un augurio non è facile. Se questo augurio viene letto da 100 persone, bisogna sapere che quelle 100 persone hanno 100 percorsi di vita diversi. Come parlare a 100 persone in un unico messaggio?
Dire “Auguri” per me significa dire “Che tu possa…” possa cosa? Che tu possa trovare un po’ di speranza se sei disperato, che tu possa trovare un po’ di pace se stai vivendo una “guerra”, che possa trovare forza se stai affrontando un dispiacere o una malattia.[MORE]


L’augurio è sempre diverso non solo per la persona che lo riceve ma anche per chi lo rivolge.
Non abbiamo bisogno di fotocopie e di frasi fatte un po’ come quella canzone di Natale che dice: “A Natale puoi fare quello che non hai fatto mai… giocare… sognare… ridere e scherzare…”. Quanto è sciocca questa canzone. Potessero i papà e le mamme giocare tutto l’anno con i propri figli. Potessimo avere tutti occhi attenti ai bisognosi ogni giorno e non solo a Natale e senza telecamere.


Chi vi scrive questo augurio è un sacerdote. Cosa può augurare un sacerdote? Augurare a se stesso e agli altri di fare una vera esperienza di Cristo Gesù. Cosa ci insegna la quotidianità? Che spesso siamo un fallimento. Un minuto prima diciamo il bene e un minuto dopo operiamo il male. Un attimo prima siamo forti e un attimo dopo siamo già caduti.


Ogni giorno facciamo esperienza di fallimento e la facciamo anche da persone credenti.
Auguro a me e a voi che questo anno 2016 inizi con Cristo, continui con Cristo e termini con Cristo.
Non conosciamo il futuro ma viviamo il presente.

Oggi noi possiamo fare una scelta: Camminare da soli o camminare con Gesù. La differenza è abissale.
Vi auguro di fare la scelta giusta e vi lascio con le parole della Scrittura:
Il Signore parlò a Mosè e disse: «Parla ad Aronne e ai suoi figli dicendo: “Così benedirete gli Israeliti: direte loro: Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace”. Così porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò».
La benedizione è del Signore è grazia. Tutto è dalla grazia di Dio e tutto è per grazia. Nulla di ciò che è sulla terra e che avviene in essa è per pura opera dell’uomo. Tutto è invece per grazia di Dio. Se tutto è un dono di Dio, è giusto che il benedetto da Dio benedica i suoi fratelli offrendo loro parte della grazia a lui data dal suo Signore. Se però il Sacerdote non mantiene lo sguardo dell’uomo fisso in Dio, nessuna carità, elemosina, opera di misericordia sarà mai fatta. La benedizione di Dio è anche pace. Si vive in pace, quando si è capace di perdono, riconciliazione, sostegno e aiuto reciproco. Tutto si riveste di verità quando il presbitero è operatore di trascendenza.

Buon Anno a tutti e che Gesù e Maria vi benedicano.
Don Francesco Cristofaro


www.donfrancescocristofaro.it


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

Entra nel nostro Canale Telegram!

Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!

Esplora la categoria
Chiesa e Società.