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LIVORNO – Adro, in provincia di Brescia, ha iniziato, ed ora altre scuole d’Italia la stanno imitando. Ma, mentre nel primo caso si è trattato “solamente” di 700 simboli leghisti sparsi per tutto l’istituto scolastico, adesso il motivo della discordia è una sola bandiera, quella del Partito dei Comunisti Italiani.[MORE]
Teatro dell’accaduto la scuola materna San Marco di Livorno, da cui è arrivata un’informativa al ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, in merito alla presenza illegittima di tale vessillo.
Subito la ministra ha disposto l’invio degli ispettori nella scuola in oggetto.
Un “tempismo politico” che non si rivelò tale per la scuola di Adro, laddove solo in seguito alle proteste dei cittadini e all’intervento del Capo dello Stato Giorgio Napolitano, si è riusciti a rimuovere i simboli abusivi.
Nel caso di Livorno si parla di una bandiera esposta all’esterno della scuola da gennaio di quest’anno, dove fu messa per ricordare che in tale edificio, nel 1921, Antonio Gramsci aveva fondato il Partito Comunista e pertanto costituisce, ogni anno, meta di pellegrinaggi di nostalgici.
Ma l’assurdità della faccenda sta nel fatto che, data l’enorme mole della struttura - tra l’altro divisa in due parti: da una lato la scuola dell’infanzia e dall’altro l’ex teatro storico-, i ragazzini non vedono nemmeno in lontananza il vessillo poiché è situato alle spalle dell’ingresso principale.
Due pesi e due misure? Ma soprattutto: non sarebbe ora che la politica lasciasse in pace l’istruzione e la scuola?
Nella foto l’ex- teatro San Marco di Livorno
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