Bruxelles respinge ancora la “manovra” di bilancio programmatico italiano
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Bruxelles respinge ancora la “manovra” di bilancio programmatico italiano

mercoledì 21 novembre, 2018

BRUXELLES, 21 NOVEMBRE 2018 - La Commissione Europea, oggi mercoledì 21 novembre, ha nuovamente respinto il progetto di bilancio 2019 dell'Italia  aprendo la strada a quello che il vicepresidente Valdis Dombrovskis  ha definito "una procedura di deficit eccessivo", che potrebbe alla fine portare a sanzioni finanziarie. "In una situazione di debito molto alto, l'Italia sta essenzialmente pianificando una spesa aggiuntiva significativa, invece della necessaria prudenza di bilancio" - ha dichiarato il vice presidente della Commissione europea e commissario per l’Euro e il Dialogo sociale  Dombrovskis - “Inoltre, voglio dire che l'impatto di questa manovra sulla crescita sarà probabilmente negativo dal nostro punto di vista. Non contiene misure significative per rafforzare il potenziale di crescita, anzi, possibilmente il contrario"

L'annuncio della Commissione Europea è lontano dall’esseere una sorpresa per il governo italiano: Bruxelles ha già respinto alla fine di ottobre scorso il progetto di bilancio espansionista italiano, un “primo” nella storia dell'istituzione europea. 

“E’ arrivata la lettera di Bruxelles? Aspetto anche quella di Babbo Natale”, ha ironizzato il vice  ministro Matteo Salvini, “Discuteremo educatamente come sempre abbiamo fatto”, ha aggiunto.


Un “budget” non realistico per la Commissione Europea

In un rapporto dettagliato, La Commissione stima che il bilancio programmatico italiano non sarà in grado di ridurre l’enorme debito pubblico italiano attestato al 130% del PIL. Il governo italiano prevede un disavanzo pubblico al 2,4% del PIL nel 2019, quindi al 2,1% nel 2020, queste previsioni, sono considerate non realistiche dalla Commissione: secondo le stime elencate nel rapporto, il disavanzo raggiungerà invece il 2,9% del PIL nel 2019 e quindi 3,1% nel 2020.

Esistono anche marcati disaccordi sul tasso di crescita 2019, il governo italiano conta sull'1,5%, mentre l'Istituto italiano di statistica (Istat) prevede 1,3% e la Commissione 1,2%. Bruxelles sottolinea inoltre che il governo italiano "intende  fare un grande passo indietro sulle riforme strutturali favorevoli alla crescita, in particolare sulle riforme attuate in passato in materia di pensioni".

La pubblicazione di questo “rapporto”, rappresenta il primo passo necessario verso l'avvio di una "procedura per i disavanzi eccessivi", che potrebbe essere efficace a dicembre o gennaio prossimo venturo, dopo una complessa procedura che richiede l'approvazione degli altri Stati membri. Le sanzioni finanziarie pari allo 0,2% del PIL, circa 3,4 miliardi di euro, potrebbero in teoria essere pronunciate la prossima estate. Ma agli occhi degli analisti, su tali sanzioni rimangono piuttosto ipotetiche.

Solo forti tensioni sui mercati finanziari potrebbero indurre il governo italiano a rivedere il proprio bilancio. Il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, andrà a cena sabato sera a Bruxelles con il capo del governo italiano Giuseppe Conte. "Siamo sempre convinti della nostra manovra e della solidità del nostro impianto economico", ha dichiarato il premier Conte "Sabato sera con Juncker confido in un confronto costruttivo, rivedremo le rispettive posizioni e valuteremo come andare avanti". Il presidente del Consiglio ha anche aggiunto che "l'UE parla del debito del 2017, quindi quello del precedente governo". 

Luigi Palumbo

Fonte immagine: Sky TG24


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