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BUDAPEST, 16 LUGLIO 2012- Laszlo Csatary, 97 anni, ritenuto il responsabile della morte di 15.700 ebrei è stato riconosciuto e arrestato a Budapest. Durante la Seconda guerra mondiale fu un ufficiale di polizia della località di Kassa, in Ungheria (oggi Kosice, in Slovacchia). A dare notizia dell’arresto del criminale nazista è stato il Centro Wiesenthal in Israele. Il quotidiano britannico “The Sun” ha fotografato Csatary rendendo possibile la sua identificazione.
La cattura è avvenuta grazie ad un informatore anonimo (per il suo contributo riceverà una ricompensa di venticinquemila dollari) che teneva d’occhio l’uomo da circa un anno. Sono diversi i crimini imputati a Csatary tra cui la ghettizzazione di migliaia di ebrei e la confisca dei loro beni. Mandò a morire nel campo di concentramento di Auschwitz migliaia di persone, solo 450 riuscirono a salvarsi e a testimoniare contro il nazista.
Dopo la fine della guerra, un tribunale cecoslovacco lo condannò alla pena di morte in contumacia. Riuscì a sfuggire alla cattura e riparò in Canada dove assunse una falsa identità e divenne un commerciante d’arte. Scoperto nel 1997 il Canada gli revocò la cittadinanza ma Laszlo Csatary fuggì in Ungheria dove è vissuto indisturbato fino a questi giorni.
I vicini di casa non hanno mai sospettato nulla, nonostante il criminale non avesse occultato la sua identità. Di certo era difficile per loro immaginare che quel vecchietto della porta accanto si fosse macchiato di barbarie e atrocità indicibili, di cui, anche se dopo tanti anni, dovrà (finalmente) rispondere.[MORE]
Davide Scaglione
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