Chiara Ferragni Chiede Scusa e Dona 1 Milione al Regina Margherita: Multa Antitrust per Pandoro Griffato
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Chiara Ferragni Chiede Scusa e Dona 1 Milione al Regina Margherita: Multa Antitrust per Pandoro Griffato

martedì 19 dicembre, 2023

Dopo la sanzione dell'Antitrust, l'influencer digitale si scusa pubblicamente e annuncia una generosa donazione all'ospedale, mentre la polemica sul pandoro griffato continua a tenere banco.

ROMA, 19 DIC. - Dopo la sanzione dell'Antitrust da oltre 1 milione alle società riconducibili a Chiara Ferragni e da 420mila euro a Balocco per "pratica commerciale scorretta", e dopo la denuncia formalizzata dal Codacons nei suoi confronti con l'ipotesi di "truffa aggravata", l'imprenditrice digitale torna oggi sui social, chiede scusa per il caso del pandoro griffato per il quale le è stata comminata la maximulta e annuncia che devolverà 1 milione di euro all'ospedale Regina Margherita di Torino per sostenere le cure dei bambini.

"Che si tratti di poche decine di euro o di cifre molto alte, come sempre mi sento di ringraziare chi decide di fare beneficenza per la generosità dimostrata.

E questo caso non è certo diverso", commenta la direttrice del dipartimento di patologia e cura del bambino dell'ospedale, Franca Fagioli. Le scuse di Ferragni sono una "auto-assoluzione" per Selvaggia Lucarelli che per prima aveva acceso i riflettori sulle attività di beneficenza dell'imprenditrice.

Due giorni di silenzio, rotti solo da due stories su Instagram, e una difesa debole non sono bastati a far passare la bufera, complice anche l'attacco della premier Giorgia Meloni che, senza citarla, dal palco di Atreju ieri ha fatto allusione alla multa inflitta a Ferragni ("Gli influencer non sono quelli che fanno soldi a palate mettendo vestiti o borse o promuovendo carissimi panettoni facendo credere che si farà beneficenza, ma il cui prezzo servirà solo a pagare cachet milionari"), tanto che questa mattina anche Fiorello aprendo Viva Rai2! ironizza: "Ferragni leader dell'opposizione". E il leader di Iv Matteo Renzi: "Mentre il mondo discute di intelligenza artificiale, in Italia le due principali influencer di questo Paese, Giorgia Meloni e Chiara Ferragni, litigano sul pandoro". 

"Pubblicità NON ingannevole", interviene sui social anche Heather Parisi, riprendendo lo spot tv degli anni '80 di cui lei stessa è stata protagonista per dare a modo suo una stoccata a Ferragni.

L'influencer sceglie il basso profilo: chiede scusa e annuncia che devolverà un milione (cioè quello che era il suo cachet per la pubblicità a Balocco, ndr) al Regina Margherita. In un reel spiega di essere "convinta che chi è più fortunato" abbia "la responsabilità morale di fare del bene". 

"Si può sbagliare", dice, e "quando capita bisogna ammettere, e se possibile rimediare all'errore fatto e farne tesoro". Ed ecco dunque la retromarcia: "Devolverò 1 milione di euro al Regina Margherita per sostenere le cure dei bambini". L'imprenditrice sottolinea di voler fare "tesoro in futuro" del suo errore, "separando completamente qualsiasi attività di beneficenza, che ho sempre fatto e continuerò a fare, da attività commerciali". Perché "anche se il fine ultimo è buono, se non c'è stato un controllo sufficiente sulla comunicazione, può ingenerare equivoci".

Ferragni resta tuttavia convinta che il provvedimento dell'Autorità sia "sproporzionato e ingiusto" e per questo conferma l'impugnazione al Tar: "Se la sanzione definitiva dovesse essere - come spero - inferiore a quella decisa dall'Agcm, la differenza verrà aggiunta al milione di euro". E ribadisce poi il mea culpa al microfono di Valerio Staffelli, ricevendo il Tapiro d'oro di Striscia la Notizia.

La "pratica commerciale scorretta" e la comunicazione "non diligente" risalgono allo scorso Natale, con la messa in vendita del Pandoro Pink Christmas, griffato Ferragni, distribuito in 362.577 esemplari. Qualche mese prima la Balocco aveva effettuato una donazione, "modesta" secondo il Garante, all'ospedale. La pubblicità ingannevole sulla beneficenza ha portato in realtà i proventi delle vendite in una direzione diversa rispetto all'annunciato "percorso di ricerca promosso dall'ospedale".! (Ansa) 


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