Continua incessante l'attività del Coisp - il Sindacato Indipendente di Polizia – che da tempo segue con grande impegno le problematiche legate alle condizioni lavorative del personale della Polizia di Stato impegnato nei delicati e difficili servizi all’interno dei Centri per gli immigrati dislocati sul territorio nazionale.
In particolare, domani, mercoledì 12 maggio, a partire dalle ore 8.15, il Segretario Generale del Sindacato, Franco Maccari sarà a Foggia, per incontrare i poliziotti in servizio presso i C.D.A. e C.A.R.A. di Borgo Mezzanone e verificarne le condizioni di lavoro. [MORE]
“Al pari degli immigrati - o forse di più quanto meno per il fatto di non essere clandestini in terra d’altri - anche i nostri colleghi poliziotti, che con grande sacrificio, professionalità e senso del dovere operano in condizioni estremamente disagiate e pericolose, hanno diritto al rispetto da parte di chiunque, così come hanno diritto ad operare nel migliore dei modi possibili con la garanzia di una sicurezza e tranquillità seppur minima”, spiega Franco Maccari.
“Una delegazione del COISP domani incontrerà i poliziotti in servizio presso il C.D.A. e C.A.R.A. di Foggia (Borgo Mezzanone) – continua il leader del Sindacato Indipendente di Polizia – al fine di poter verificare sul posto, e dalla viva voce dei nostri colleghi che vi prestano servizio, le difficoltà che incontra il personale della Polizia di Stato chiamato ad operare nel centro di identificazione, nonché le necessità di cui eventualmente detto personale ha bisogno nello svolgimento del proprio lavoro”.
Insieme al Segretario Generale Franco Maccari, visiteranno il centro Aldo Di Campi, Segretario Generale Regionale COISP “Puglia” e altri componenti del Consiglio Regionale del COISP “Puglia”.
“La delegazione - conclude Maccari - ascolterà i colleghi per raccogliere le problematiche che questi riscontrano nell’adempiere ai propri compiti presso il centro di identificazione, e poi visiterà i luoghi di lavoro e le strutture che accolgono il personale della Polizia di stato, per verificarne l’adeguatezza ed eventualmente intervenire presso le istituzioni competenti per garantire a chi garantisce la sicurezza altrui di operare in condizioni dignitose e sicure, anche sotto l’aspetto sanitario”.
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