Coldiretti interviene sulla Sanità
Politica Calabria

Coldiretti interviene sulla Sanità

martedì 27 luglio, 2010

 Riceviamo e pubblichiamo

ALLA REGIONE LA SFIDA DEL RISANAMENTO DEL SISTEMA SANITARIO
Molinaro: piena efficacia dei provvedimenti e successo dell’azione di controllo della spesa
No a tagli lineari ma selettivi. Si alla meritocrazia con controlli gestionali
No ai campanili si alla razionalizzazione delle strutture sanitarie anche quelle veterinarie
Molinaro presidente della coldiretti calabrese lo dice a chiare note: “ora o sarà troppo tardi”. Lo dico con la responsabilità di una grande organizzazione e forza sociale - aggiunge -che mai si sottrae a temi importanti che riguardano direttamente tutti i cittadini. Per la sanità compresa quella veterinaria, i rimborsi a “piè di lista” molto simili alla spesa storica non ci saranno più. [MORE]Certamente è una patata bollente ma è necessario concretizzare al più presto con una giusta dose di coraggio le politiche che servono a rilanciare la sanità calabrese non però con interventi straordinari e temporanei ma con misure strutturali adeguate che incidano direttamente su una vera e propria emorragia della spesa sanitaria. Se non si interviene vi sarà quello che in questi anni è accaduto, cioè un effetto trascinamento , che assieme agli effetti della crisi, lascerà pesanti eredità per gli anni a venire. Il profilo che dobbiamo assumere deve essere di grande responsabilità altrimenti le prospettive possono essere nere ed a pagarne le conseguenze saranno in generale i cittadini, i giovani, le fasce deboli e il sistema produttivo. La zootecnia, segmento importante dell’agroalimentare calabrese ha necessità nell’ambito della razionalizzazione di avere una sanità veterinaria all’altezza della situazione poiché indispensabile per dare continuità alla valorizzazione delle produzioni zootecniche. Fare quello che è giusto fare per la sanità, libererà tra l’altro i decisori politici da una problematica asfissiante che impegna energie e risorse e ci costringe a confrontarci con il governo e con l’Europa sempre “con il cappello in mano” facendo sempre la figura degli spreconi. Abbiamo bisogno invece –prosegue Molinaro –di innestare una marcia alta per far viaggiare a ritmo sostenuto l’economia regionale approfittando dei barlumi di ripresa che si intravedono. Per l’organizzazione agricola insomma al di la del debito accertato i fattori in discussione sono ormai chiari e non vanno sicuramente interpretati ma occorre ridurre la spesa in eccesso e porre argine con soluzioni adeguate all’inefficienza strutturale ed ai campanilismi perchè ragionevolmente si potrà risparmiare anche di più. “Sono convinto –conclude il presidente dell’organizzazione – che le professionalità di indubbio valore che abbiamo- devono sempre distinguersi per merito – anche perché questo settore può diventare punto di eccellenza almeno nel sud d’Italia e contribuire a ridurre “i viaggi della speranza” che costano moltissimo al sistema sanitario regionale.

 


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