Colpo all'ufficio postale di Rapino: ritrovate le armi dei malviventi
Cronaca Abruzzo

Colpo all'ufficio postale di Rapino: ritrovate le armi dei malviventi

mercoledì 10 settembre, 2014

RAPINO (CH), 10 SETTEMBRE 2014 – Ritrovate le armi dei quattro malviventi che, lo scorso 1 settembre, hanno rubato 500 euro all’interno di un ufficio postale, prima di dare il via ad una sparatoria contro le forze dell’ordine. Le quattro persone coinvolte sono attualmente in carcere e rischiano un’ulteriore denuncia per ricettazione di armi.

La vicenda: lo scontro a fuoco dopo la rapina e le armi

Lo scorso 1 settembre, quattro malviventi di Cerignola, in provincia di Foggia, hanno rapinato un ufficio postale a Rapino prelevando 500 euro. Immediato l’intervento delle forze dell’ordine che ha scatenato uno scontro a fuoco tra le due parti, distruggendo un vetro dell’auto dei Carabinieri che, con le schegge, ha ferito lievemente l’autista. Gli uomini erano arrivati alle poste all’interno di una Lancia Libra per poi proseguire la fuga all’interno di un camioncino, attualmente ritrovato in località Bucchianico con le armi all’interno.

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‹‹Sono professionisti e non balordi›› aveva immediatamente detto Rocco Micucci, sindaco di Rapino e, infatti, dalle armi ritrovate indicano che gli uomini erano pronti ad uno scontro a fuoco violento. All’interno dell’autocarro Iveco abbandonato sono stati ritrovati un fucile d’assalto marca ZASTAVA M.70, di calibro 7,62x39 con caricatori e munizionamento, una pistola revolver marca Smith&Wesson, di calibro 357 Magnum con sette cartucce e un fucile automatico Kfc calibro 12. Il furgone è stato ritrovato in un area boschiva tra Bucchianico e Casacanditella.

Arrestati i quattro malviventi: probabile denuncia per ricettazione di armi

I quattro malviventi non sono riusciti nella fuga e sono attualmente rinchiusi nel carcere Madonna del freddo a Chieti. Secondo i Carabinieri, che questa mattina hanno tenuto una conferenza stampa sulla vicenda, i veicolo sarebbe stato recuperato una volta seminate, a piedi, le pattuglie delle forze dell’ordine e, ora, pesa su di loro una denuncia per ricettazione di armi. Infatti, la preoccupazione maggiore resta il mercato nero di armi che ha permesso al fucile d’assalto, usato regalmente dagli eserciti dell’ex Jugoslavia, alla pistola revolver, rubata quattro anni fa in un’abitazione del Bergamasco e al fucile automatico, rubato nelle zone di Cerignola, di giungere dai rapinatori.

Erica Benedettelli

[immagine da ilcentro.it]


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