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Roma, 29 agosto 2011- La previsione della ConfCommercio è chiara: - "La debolezza dei consumi a livello pro capite, complice il biennio di crisi 2008-2009, lascia prevedere un rallentamento generalizzato dell'uscita dalla crisi tanto che, a fine 2011, ben 17 regioni su 20 rischiano di registrare un livello di consumi inferiore a quello del 2000". [MORE]Le regioni del Sud, in testa Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, torneranno a provare il proprio ritardo economico con possibilità in meno di praticare consumi. Sarà così per i Comuni (Bari, ad esempio, con l’aliquota del 0,5% subirà tagli per quasi 27 milioni di euro) ma anche per i privati che, di conseguenza, saranno tassati di più, per ritornare ad un potere d’acquisto che per i ceti medi significherebbe livello di quasi povertà.
Il Nord-Est invece sembra aver scavalcato lo stato di pre-crisi, con un divario di benessere tra i più inquietanti della storia dell’ultimo secolo.
Anna Ingravallo