Divorzi brevi: da oggi il via alla separazione facile, ma si rischia caos nei tribunali

martedì 26 maggio, 2015

ROMA, 26 MAGGIO 2015 – Da oggi entra in vigore la legge che sancisce le procedure per il “divorzio bene” in Italia. A partire da ora si potrà divorziare entro otto-nove mesi, se la separazione è consensuale, o entro un anno nel caso di separazione giudiziale. Su quest’ultima scadenza sono nate molte perplessità da parte degli esperti, perché conoscendo la tempistica della giustizia italiana, dubitano possa essere rispettato questo termine.

Con questa nuova legge ci si può separare o divorziare anche davanti al sindaco del proprio comune e si può fare a meno dell’assistenza degli avvocati, riducendo così le spese. Questa via però non è praticabile la separazione è consensuale e se ci sono figli minori o maggiorenni bisognosi di tutela (incapaci, portatori di handicap o economicamente non autosufficienti) nati dai coniugi protagonisti della divisione (figli nati da altre unioni non sono di ostacolo) ed è vietata anche quando sono previsti trasferimenti patrimoniali. Il ministero dell'Interno ha chiarito che l'assegno di mantenimento non è un trasferimento patrimoniale quindi può rientrare nell'accordo davanti al sindaco. [MORE]

La legge ha valore retroattivo, e quindi varrà anche per tutti i procedimenti già in corso, non distinguendo tra chi inizia oggi il percorso e chi l’ha già iniziato. Per questo si teme l’onda anomala di decine di migliaia di coppie che hanno già maturato un anno o due di separazione e vorranno, legittimamente, approfittare dell’occasione per velocizzare, si rischia così un ingorgo nei tribunali. “Secondo le nostre stime - dice l’avvocato Gian Ettore Gassani, presidente dell’associazione matrimonialisti italiani - quest’anno ci sarà il doppio di richieste di divorzio: normalmente sono cinquantamila procedimenti all’anno, ma dato che si sono create d’improvviso le condizioni per tanti che erano a metà percorso, ne arriveranno altrettanti tra giugno e luglio”.

(foto dal sito www.comuni.it)

Michela Franzone

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