Ecco qual'è il vero Natale
Parola e Fede Calabria

Ecco qual'è il vero Natale

domenica 7 dicembre, 2014

7 DICEMBRE 2014 - Anche per quest’anno ci apprestiamo a celebrare il Natale e, ancora una volta si fa presente in noi lo stesso interrogativo: cos’è Natale e cosa Natale non è?[MORE]


Il vero e autentico Natale è da leggere esclusivamente nella visione cristiana. Questo, allora è il Natale: la Luce eterna, divina, increata si è fatta carne, è nata in un’umile capanna di Betlemme. Come però nel Cielo il Figlio vive di generazione eterna dal Padre, lo stesso mistero deve realizzarsi sulla terra: Egli vive di generazione perenne nell’uomo. Ogni suo discepolo ogni giorno lo deve generare nuovo nel suo corpo, ogni giorno il suo corpo deve far sì che venga generato in ogni altro uomo. Senza questa duplice generazione la sua luce si spegne e il cristiano ritorna nella sua tenebra e cecità. La nascita del Figlio da Dio nel Cielo è eterna. Eterna deve essere anche la nascita di Cristo Gesù nel cristiano e per il cristiano in ogni altro uomo.


Cosa ha fatto oggi l’uomo del Natale? Lo ha ridotto al più grande paganesimo, alla più nefasta profanazione. Il Natale non è coreografia. Non si tratta più di allestire un albero, impiantare un presepio, preparare un cenone, fare dei regali, vivere dei momenti insieme attorno ad una tombola, un mazzo di carte, qualche altro gioco. Neanche è questione di viaggi esotici o di giorni da trascorrere in alta montagna o in qualche casolare sperduto tra i boschi. Il Natale del Signore è cosa seria, molto seria. Il Natale del Signore sarà vero se Cristo nasce in noi, se il nostro corpo diviene il corpo di Cristo, se attraverso il nostro corpo Cristo Gesù nasce in ogni altro uomo. È falsa ogni nascita in noi che non divenga nascita per gli altri. È falsa ogni nascita in noi, se noi non nasciamo alla luce, alla verità, alla pienezza della grazia, in una obbedienza perfetta ad ogni Parola del Signore. È falsa ogni nascita in noi, se ci chiudiamo nel nostro egoismo e non facciamo della vita una perenne Eucaristia, una condivisione, anche del nostro corpo e del nostro sangue, così come ha fatto Gesù Signore. Lui trasformò il dialogo eterno con il Padre nel cielo in dialogo perenne con gli uomini sulla terra. Chiede a noi di fare del dialogo tra di noi un dialogo con il mondo intero.


Immaginiamo che il Signore oggi mandasse un profeta a gridare per le vie delle nostre città, paesi e villaggi: “Io detesto il vostro natale. Esso è un peso per me”. Noi tutti grideremmo allo scandalo. Come! Il nostro natale non è forse il suo? Potrà mai destare il Signore ciò che è suo? Se è Lui che nasce, potrà il Signore avere in orrore la sua nascita? Il profeta risponderebbe che il Signore detesta il nostro perché non è il suo Natale. Il nostro è detestato perché vera profanazione, falsificazione, trasformazione, mondanizzazione della sua nascita.


Cristo Gesù nasce nella nostra umanità, si fa nostra carne e nostro sangue, perché noi, nascendo in Lui, diveniamo “spirito” in Dio. Se il suo Natale non genera in noi questa “spiritualizzazione”, esso non viene vissuto secondo verità. Viene celebrato nella falsità, nella menzogna, nell’inganno. Se il suo Natale serve per immergere noi nella profanità, nella mondanità, addirittura nel peccato e in ogni altra trasgressione, allora esso non può essere gradito al Signore. Necessariamente lo dovrà detestare. Detesta il modo secondo il quale viene celebrato e le modalità pagane di esso.


Qual è allora il Natale che il Signore non detesta? È quello nel quale l’uomo che lo celebra decide di farsi in Cristo un dono d’amore, verità, giustizia, carità, salvezza per ogni suo fratello. È il Natale nel quale il cristiano stabilisce di annullare se stesso, morire a se stesso, lasciare se stesso per farsi in Cristo un dono di vita per ogni altro uomo. Il Natale è di Cristo Gesù quando noi decidiamo di scendere nell’inferno della miseria e della sofferenza del peccato del mondo per estirpare da questo inferno il peccato e ciò che esso genera, facendo sempre più alte le fiamme del doloro e della morte. Cristo è nato per togliere il peccato del mondo. Noi nasciamo in Lui, per togliere il peccato del mondo, prima nel nostro corpo e poi in ogni altro nostro fratello.
Che sia per tutti un vero Natale! Auguri.


Don Francesco Cristofaro
www.donfrancescocristofaro.it

 

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