Furto nella villa della vedova di Domenico Modugno: rubata la cassaforte

Colpo nella dimora romana dell’icona della musica italiana: indagano i Carabinieri

Grave episodio di cronaca a Roma, nella prestigiosa zona dell’Appia Antica, dove ignoti malviventi si sono introdotti nella casa della vedova di Domenico Modugno, storico cantautore e simbolo della musica italiana nel mondo. I ladri sono riusciti a forzare una portafinestra dell’abitazione durante l’assenza della proprietaria e a portare via una cassaforte, il cui contenuto è ancora da quantificare.

Come è avvenuto il furto: le prime ricostruzioni

Secondo quanto emerso dalle prime indagini, il furto sarebbe avvenuto in un momento in cui la villa era incustodita. A dare l’allarme è stato il custode della casa, che si è accorto dell’effrazione e ha subito allertato i Carabinieri contattando il numero di emergenza 112. Le forze dell’ordine si sono recate sul posto per effettuare i rilievi tecnici e avviare gli accertamenti del caso.

Le indagini: videosorveglianza e rilievi

I militari dell’Arma hanno immediatamente avviato le indagini, concentrandosi in particolare sulle telecamere di sorveglianza installate nella zona, nella speranza di identificare i responsabili o almeno ricostruire l’orario esatto dell’incursione. Non è ancora chiaro se la cassaforte contenesse denaro, gioielli o documenti di valore, ma si tratta con ogni probabilità di un furto ben pianificato.

Una zona esclusiva, non nuova a episodi simili

L’Appia Antica è uno dei quartieri più esclusivi della Capitale, noto per le ville storiche immerse nel verde e per l’elevato valore immobiliare. Nonostante la presenza di sistemi di sicurezza, negli ultimi anni sono stati registrati diversi furti in abitazioni di pregio, spesso agevolati dall’isolamento delle ville e dalla difficoltà di sorveglianza costante.

Il legame con Modugno: memoria violata

La notizia ha suscitato forte emozione anche per il fatto che la casa appartiene alla vedova di Domenico Modugno, l’indimenticato autore di “Nel blu dipinto di blu”. Un luogo che custodisce non solo beni materiali, ma anche la memoria di uno dei più grandi artisti della canzone italiana. Il furto, in questo senso, assume un valore simbolico ancora più forte.

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