Gentiloni: "Raid aerei in Iraq, decisione non presa dall'Italia"
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MILANO, 8 OTTOBRE 2015 - Nel corso della conferenza annuale di Euromesco a Milano, il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha dichiarato che “Non saranno i quattro aerei italiani a cambiare le sorti della guerra: è una decisione che l’Italia non ha preso e può darsi che non prenda”.
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A margine di un convegno dell’Ispi a palazzo Clerici, a Milano, Gentiloni aggiunge che dare la decisione “per scontata, come è stato fatto in questi giorni, e addirittura ipotizzare che la si prendesse all’insaputa del Parlamento, francamente non mi pare all’altezza della serietà di questa materia”, sottolinea il ministro. “La presenza russa – sottolinea il ministro – può essere anche una opportunità se diventa uno strumento per fare pressione sul dittatore, ma purtroppo in questi giorni si è dimostrata assenza di coordinamento, sconfinamento nello spazio aereo turco. Una serie di decisioni che invece di rendere più facile la soluzione della crisi siriana rischia di aggravarla”. Secondo il ministro, “la Nato ha giustamente espresso preoccupazione per la violazione dello spazio aereo turco e per la mancanza di coordinamento di bersagli che vengono colpiti”. Gentiloni sottolinea come non ci sia “nulla di irrecuperabile” e “l’importante”, anche se “non si è ancora a questo punto”, è che da parte della Russia “si accetti l’idea di svolgere un ruolo positivo, e non un ruolo di contributo di escalation militare di cui non si vede la necessità”, conclude il ministro.
(foto:eunews.it)
Filomena I. Gaudioso