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MILANO, 15 MARZO - Il Milan si complica la vita con le sue stesse mani.
In vantaggio di cinque punti sui più diretti inseguitori, ossia i cugini interisti, i rossoneri si ritrovano orfani del loro leader in campo. Un leader che a dire il vero li ha un po’ abbandonati ultimamente e forse proprio nel momento decisivo dell’intera stagione.
Infatti dopo la duplice prova alquanto opaca sfoggiata in Champions contro il Tottenham (con cui ha contribuito notevolmente all’uscita dall’Europa della sua squadra), Ibra si è reso protagonista negativo anche in Campionato, facendosi cacciare durante la sfida con il Bari (anche quella terminata con un mezzo passo falso del Milan, bloccato sul pareggio dall’ultima in classifica, già preparata da alcune settimane alla retrocessione).[MORE]
Reo di aver colpito con una manata allo stomaco un avversario, volontariamente e lontano dal gioco, il giudice sportivo lo ha condannato a tre turni di squalifica (appunto per condotta violenta e comportamento non regolamentare in campo).
La società ha già presentato ricorso per ridurre la squalifica, ma appare difficile che lo svedese possa tornare a giocare già fra due turni, nella stracittadina milanese del 3 aprile, probabilmente decisiva per la lotta al titolo.
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