Il dolore dell'Italia
Editoriale

Il dolore dell'Italia

martedì 22 maggio, 2012

ROMA, 22 MAGGIO 2012 - I suicidi per la crisi. La tragedia di Brindisi. Il terremoto in Emilia. In questo Maggio atipico che di primaverile non ha nemmeno il profumo, tinto di rosso dal sangue degli italiani, le tragedie sembrano non volersi fermare mai.

Sembra quasi una maledizione, come se l’Italia fosse stata colpita da un incantesimo malefico che la squarcia dall’interno e la fa a pezzi a poco a poco, impedendole di respirare: ormai, agli occhi del mondo, non è più il Paese del sole e del mare, della pizza e degli spaghetti, delle vacanze estive e dei sorrisi, ma è un Paese lacerato e maltrattato che fa fatica a tenersi in piedi sulle proprie gambe, cha fa fatica a sorreggere sulle proprie spalle il fardello dell’oceano di dolore che tenta giorno dopo giorno di sommergerlo.[MORE]

Nel corso degli ultimi due mesi, gli italiani hanno visto sgretolarsi totalmente quegli equilibri a cui si erano aggrappati con le unghie e con i denti nel corso degli ultimi anni, quegli equilibri che si erano assottigliati sempre di più a partire dalla nascita, nel 2008, di questa nuova, mostruosa crisi e che, nel corso dell’ultima settimana, sono diventati granelli di polvere sottile.

Il dolore dell’Italia ha il volto di tutti i suicidi che non ce l’hanno fatta a sostenere l’onta cocente dei debiti, che hanno deciso di porre fine a tutta la vergogna provocata dal fatto di non essere in grado di garantire alla propria famiglia un sostegno economico adeguato o, per lo meno, sufficiente, tutti quegli uomini che alla vita hanno preferito la dignità.

Il dolore dell’Italia lo si legge negli occhi di quei seimila sfollati colpiti dal terremoto in Emilia, in quelle città che, per più di un momento, hanno temuto di andare incontro alla stessa sorte de L’Aquila e di dover passare anni a guardare impotenti ferite che forse non si rimargineranno mai; il dolore dell’Italia è negli occhi delle famiglie delle sette vittime di questa nuova scossa micidiale.

E, più di tutto, il dolore dell’Italia è Melissa Bassi e quel futuro negato che lei non potrà avere mai, il dolore dell’Italia è Veronica che lotta fra la vita e la morte sotto gli occhi del padre, mentre la madre è al capezzale di sua sorella Vanessa; sono le decine di ragazzi che erano presenti a scuola quel giorno, le centinaia di giovani che si sono sentiti arrabbiati, feriti e violati da un simile atto di vigliaccheria, sono le migliaia di cittadini che si stanno stringendo attorno a Brindisi, Modena, Ferrara e tutti i focolai di sofferenza sparsi lungo la spina dorsale dell’intera Nazione, pronti a lottare e ad aiutasi fra loro per risollevare le sorti di un’Italia ormai stanca di piangere lacrime di sangue.

(in foto Melissa Bassi; fonte www.servizisegreti.com)

Elisa Lepone


Autore
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