Il "forum lavoro Catanzaro" lancia la campagna di adesione al suo  manifesto
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Il "forum lavoro Catanzaro" lancia la campagna di adesione al suo manifesto

giovedì 19 luglio, 2012

Catanzaro 19 luglio 2012 - “La buona politica per tornare a crescere” è il titolo del manifesto in riferimento al quale, presso la sede della CISL di Catanzaro, si è riunito il “ Forum Lavoro di Catanzaro” , per la presentazione dello stesso Manifesto, per il lancio della campagna di adesione ad esso, campagna aperta alle persone, alle associazioni, movimenti, organizzazioni, università, istituzioni ed attuabile on-line attraverso il sito www.forumlab.org cliccando nella pagina regionale CALABRIA.

Il Forum nasce da sette Associazioni: MCL, Confartigianato, Confcooperative, CDO, CISL, ACLI e Coldiretti che, unite da comune matrice cattolica, hanno come riferimento i principi della Dottrina Sociale della Chiesa, rispondendo all’appello fatto da Papa Benedetto XVI riguardante l’impegno dei cattolici in politica che determini una partecipazione attiva alla costruzione del Bene Comune. In vista di TODI 2, nonché de “Gli Stati Uniti d’Europa” e le elezioni del 2013, alla presenza della portavoce del del Forum Regionale , Rosi Perrone , i rappresentanti di alcune delle Associazioni costituenti il Forum della Provincia di Catanzaro : - CISL - Mimmo Cubello, MCL – Silvestro Giacoppo, Anna Rotundo, Andrea Saccardi, ACLI – Salvatore Conforto, Confcooperative – Sandra Pascali, hanno sottolineato il concetto di politica come spazio privilegiato per la costruzione del bene comune, ovvero del bene di tutti e di ciascuno, e quindi come forma di carità.[MORE]


Particolare riferimento è stato fatto a tal proposito, da Cubello e Giacoppo, alle parole dell’Arcivescovo di Catanzaro-Squillace, mons. Bertolone, al termine della processione di San Vitaliano, patrono della città: “«Passate le elezioni, ciascuno deve contribuire all’imporsi del bene comune attraverso soluzioni eticamente valide ed economicamente sostenibili, le sole atte a dare risposte concrete a quanti rischiano di perdere il posto di lavoro, alle migliaia di giovani che non possono costruirsi un futuro a causa della disoccupazione, alle famiglie che versano in condizioni disagiate e alla famiglia in sé, entità fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, ambito di cura della persona e di condivisione dei bisogni materiali e immateriali, unico luogo in cui le relazioni e la solidarietà intergenerazionali possono essere acquisite e favorite». Secondo Bertolone, non bastano più i discorsi, le parole, non basta più parlare di Cristo, ma serve “diventare” Cristo.
In virtù di ciò, i componenti del Forum hanno ribadito: “Il nostro paradigma di riferimento è fondato sugli insegnamenti della Dottrina sociale della Chiesa che, proponendo a tutti la fecondità di una visione trascendente dell’essere umano, richiama ai principi della fraternità, della promozione del bene comune, della partecipazione, della sussidiarietà e della solidarietà.


Nell’amore e nel rispetto per la vita in ogni sua fase; nella predilezione della famiglia naturale come luogo per la piena realizzazione della persona umana; nel lavoro come mezzo per affermare la libertà e la dignità delle persone; nel legame con il territorio e la sua storia; nella capacità di tenere insieme universale e particolare sta il genius loci del nostro popolo.


Il pesante disagio economico e la grave involuzione demografica che affliggono il nostro Paese, nel contesto di un Occidente in una crisi di crescita che è economica e spirituale, sono il risultato del tangibile indebolimento dei valori che hanno storicamente consentito alla nostra comunità nazionale di risollevarsi dalle macerie di una guerra perduta, di imboccare la strada delle riforme e di assurgere al ruolo di grande Paese sviluppato.


Solo a partire da questi valori - che costituiscono il Dna del popolo italiano e che lasciano il proprio segno nelle relazioni sociali è possibile aprire una nuova stagione di sviluppo e di innovazione
che permetta all’Italia di scrivere un’altra pagina della sua storia e agli italiani di realizzare le loro aspirazioni e le loro idealità.


Il nostro contribuito al rinnovamento della politica si articolerà piuttosto in modo innovativo, attraverso due canali principali:
per un verso, la partecipazione alla formazione dei programmi e delle linee di azione di governo; per l’altro verso, il miglioramento della qualità delle classi dirigenti, a partire da un lavoro
di condivisione e coesione all’interno del variegato mondo cattolico, su valori, contenuti e modalità di presenza”.

Anna Rotundo


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