TARANTO, 7 APRILE 2013 – Questa mattina, nel centro della città pugliese erano circa in 5 mila a manifestare contro l’inquinamento ambientale causato dallo stabilimento siderurgico dell’ Ilva. Un’iniziativa a sostegno dell’azione della magistratura e contro la legge che ha permesso il proseguimento delle attività produttive per l’azienda.[MORE]
La manifestazione ha preso vita anche grazie al “Comitato 7 aprile”, di cui fanno parte circa 20 associazioni ambientaliste. A guidare il corteo sono stati i medici, presenti per ricordare che a Taranto la situazione relativa all’inquinamento e alle malattie da esso provocate è molto preoccupante. Ma tra la folla erano numerose le categorie presenti, a partire dai precari, rappresentanti dell’altra grande piaga della città, l’assenza di posti di lavoro. L’evento ha avuto luogo in seguito alla grande mobilitazione del 15 dicembre, data in cui ben 10 mila persone erano scese in piazza.
Sono due le importanti scadenze che Taranto attende con impazienza. In primo luogo la decisione della Corte Costituzionale sui ricorsi al cosiddetto decreto “Salva Ilva”, secondo il quale la produzione e il commercio continuano a prescindere dal sequestro degli impianti dell’area a caldo. In secondo luogo il referendum consultivo del 14 aprile, in occasione del quale i cittadini si recheranno alle urne per esprimersi intorno alla chiusura totale o parziale dello stabilimento.
Valentina Vitali
(Foto da ecoseven.net)
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