Inchiesta Rear, nel mirino 19 immobili sospetti: non solo Roma, ma anche Torino, Lago di Garda e Basilicata

L’indagine si allarga: proprietà della cooperativa Rear usate, secondo i PM, per fini personali da Mauro Laus

L’inchiesta sulla cooperativa Rear, accusata di aver messo a disposizione immobili a uso personale per il deputato del Partito Democratico Mauro Laus, si arricchisce di nuovi sviluppi. Dopo l’appartamento al centro di Roma – finito sotto la lente degli investigatori – ora i riflettori si accendono su ben 19 immobili sparsi in tutta Italia, tra Piemonte, Trentino, Lombardia e Basilicata.

Secondo la ricostruzione della Procura di Torino, guidata dal PM Alessandro Aghemo, gli immobili risulterebbero registrati come “sedi secondarie” o “unità locali” della cooperativa, ma in realtà sarebbero stati utilizzati per scopi privati da Laus e dai suoi familiari, con le relative spese coperte dalla coop.

Torino, il box in centro e la tavola calda

Tra i beni al centro dell’inchiesta spicca un box auto in via Arcivescovado, pieno centro di Torino, città dove Laus ha un forte radicamento politico. Proprio qui, secondo quanto riportato da La Stampa, il parlamentare avrebbe usufruito del garage a titolo personale, mentre il canone risultava a carico della Rear.

Poco distante, in via Giolitti 4, c’è un altro locale intestato alla cooperativa: ospita una tavola calda specializzata in prodotti tipici siciliani. Anche in questo caso, i magistrati ipotizzano un utilizzo non conforme alle finalità statutarie dell’ente.

Le proprietà tra il Lago di Garda e il campeggio di Bardonecchia

L’indagine non si ferma al capoluogo piemontese. Spunta un bar-ristorante nel campeggio Valle Stetta di Bardonecchia, frazione Pian del Colle, e almeno due immobili in Trentino, più precisamente a Torbole e Riva del Garda. Qui, sempre secondo gli inquirenti, una casa e un box auto sarebbero stati usati dalla famiglia Laus per villeggiature o soggiorni privati, pur risultando formalmente nel patrimonio della cooperativa.

L’ufficio a Lavello e il negozio in campeggio

Non manca nemmeno la Basilicata, terra d’origine dell’ex senatore. A Lavello (Potenza), paese natale di Laus, figura un ufficio della Rear, ma anche in questo caso gli investigatori sospettano un uso improprio.

Infine, emerge anche la presenza di un negozio alimentare all’interno di un campeggio ad Arco, in provincia di Trento.

Un’inchiesta che solleva dubbi sull’uso delle risorse cooperative

Il filo conduttore dell’inchiesta è chiaro: verificare se la Rear, formalmente una cooperativa, sia stata strumentalizzata per fini personali da esponenti politici o amministratori interni. Gli immobili, registrati come asset aziendali, avrebbero dovuto servire finalità operative coerenti con l’oggetto sociale della coop. Invece, secondo l’accusa, sarebbero stati usati come abitazioni, uffici privati o case vacanza.

Il procedimento, ancora in fase di approfondimento, potrebbe allargarsi ulteriormente.

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