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Curiosità e Costume, 9 agosto 2011 - Fa parte dei bisogni fisiologici come andare in bagno a far la pipì. È questo, volgarmente, il risultato di una indagine che Codacons[MORE] ha svolto sul perimetro frastagliato dell’Italia, da San Vito Lo Capo a Trieste e per il lungo e il largo delle spiagge italiane.
Il 60% delle donne confessa di non riuscire a fare a meno della visita quotidiana su Facebook, e non solo una volta: per ben 5 volte al giorno.
Gli uomini non si collocano molto distanti in quanto a dipendenza dal social network e, le esigenze, paiono in estate più curiose rispetto ai mesi invernali: farsi fotografare in tempo reale a carne bagnata e scoperta e aggiornare gli amici del network sul luogo visitato e sui propri spostamenti.
La cartolina, antico gesto di compartecipazione dei grandi e piccoli viaggi, è oramai un’abitudine da vecchi. I tabaccai registrano un – 80% di vendite a riguardo e la colpa è della lentezza del riquadro di cartone, del costo, del dubbio arrivo a destinazione.
Carlo Rienzi, presidente Codacons parla addirittura di collegamenti su Facebook “Tra un bagno e l’altro”.
O siamo diventati un Paese di rincitrulliti oppure semplicemente non cogliamo il valore della vacanza. Valore individuale dell’allontanamento dalle consuetudini delle altre stagioni e valore collettivo del vivere il presente non virtuale con altri umani. E dunque viene da sé il BISOGNO irrefrenabile non di parlare in quel momento con l'amica che non vediamo in tutti gli aridi mesi di estenuante lavoro ma di mostrare costumino e tanga e magari il nuovo ragazzo rimorchiato in spiaggia la sera precedente o in disco. E vien da sé che il detto romano “esticazzi” a questo punto non sarebbe uno sfogo appropriato, visto come vanno le cose.
Anna Ingravallo
stralcio foto di donna in succinto costume da fonte imago: www.clickz.it
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