L'Ascensione del Signore è il passaggio di missione
Parola e Fede Calabria

L'Ascensione del Signore è il passaggio di missione

sabato 16 maggio, 2015

Che cos’è l’Ascensione di Gesù al cielo? È il passaggio da una condizione ad un’altra. Fino ad ora Gesù è stato presente fisicamente al fianco dei suoi discepoli, ora lo sarà nello Spirito dall’alto dei cieli. Voglio fare una considerazione personale. Se una persona cammina al nostro fianco, di certo noi la vediamo, ne constatiamo la sua presenza. Ora, se io volessi dire una parola cattiva nei suoi confronti, me ne guarderei bene. Lo faccio, piuttosto quando lei non c’è. [MORE]


Restando su quest’immagine, vorrei spostare l’asse su Gesù. Se Gesù cammina visibilmente al mio fianco, io mi guarderei bene dal compiere azioni cattive o proferire parole non buone. Il Signore è con me come posso mancargli di rispetto. Quando poi, la persona non è più con me o Gesù non cammina più con me, allora, non mi vedono e, quindi, faccio ciò che voglio.


Perché questa premessa? Perché questa immagine? Sono convinto che noi cristiani abbiamo perso la consapevolezza che il Signore è presente in mezzo a noi anche in modo invisibile. Quando io sacerdote celebro la Santa Messa devo poter credere e pensare che Gesù è al mio fianco.

Se io penso questo, non lascio parlare la mia bocca, non lascio evadere i miei pensieri personali o i sentimenti del momento. Chi deve parlare io o Gesù?

Se questa stessa certezza è in me quando confesso le anime, allora, mi chiederò anzi, chiederò a Gesù che sta al mio fianco: “mio Signore cosa vorresti dire Tu a quest’anima che è venuta a riconciliarsi con te?”. E così, farei lo stesso quando reco un po’ di conforto sull’ammalato e in tante occasioni. Ancora, se Gesù fosse su facebook, su twitter e su tutti questi mezzi moderni come li userebbe? Di cosa parlerebbe? Cosa trasmetterebbe alla gente?


Ecco che cos’è l’Ascensione? Gesù ci sta dicendo: “Ti consegno per un po’ di tempo il mio mondo, le mie anime, la mia chiesa. Tu cosa ne farai? Come le restituirai a me domani?”.

Poi, se in questo grande incarico che il Signore ci affida vogliamo riuscire, o ci alleiamo con il Signore, con la Vergine Maria e il cielo tutto o la nostra missione sarà il risultato di tanti ritrovati umani e sterili che daranno forse gioie passeggere ma non salveranno il mondo.


Questa è la mia spiegazione. Ci saranno sicuramente grandi teologi che avranno concetti più sublimi dei miei, ma io dico che qualcosa la dobbiamo pur fare se vogliamo rispondere all’invito del Signore.
Scusate le parole ora leggete la Parola


Vangelo della Domenica
E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno». Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.

Don Francesco Cristofaro

www.donfrancescocristofaro.it


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