L'ONU chiede ai paesi un maggiore impegno "pro-aborto"
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L'ONU chiede ai paesi un maggiore impegno "pro-aborto"

mercoledì 19 febbraio, 2014

 BRUXELLES, 19 FEBBRAIO 2014 – Le Nazioni Unite hanno esortato gli stati a rimuovere le “inutili restrizioni sull'aborto” e fornire l'accesso ai servizi per ricevere un aborto sicuro, com'è specificato in un rapporto a seguito della Conferenza Internazionale sulla Popolazione e lo Sviluppo. La relazione si riferisce a un quadro più ampio di garanzia dei diritti umani, nel quale vengono inserite la salvaguardia, in merito, della vita delle donne, e il diritto alla salute. Sottolinea inoltre che in tutti i casi in cui l'aborto non è contro legge, esso va garantito con la massima sicurezza. «Più la legislazione sull'aborto è restrittiva, più è probabile che l'aborto possa risultare pericoloso o provocare la morte», si legge nel rapporto.

Si stima che circa 8,7 milioni di giovani donne di età compresa tra i 15 e i 24 anni hanno fatto ricorso ad aborti non sicuri nel 2008, nonostante i notevoli progressi nella salute materna o infantile portati avanti negli ultimi due decenni.

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Il rapporto si sofferma anche sull'accesso alla contraccezione e al bisogno di educazione sessuale specie tra gli adolescenti, mediante l'attuazione di programmi scolastici e dei media in genere, o su un maggior impegno da parte dei paesi di promuovere l'uguaglianza sociale del genere femminile.

Foto: hurriyetdailynews.com

Dino Buonaiuto


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