La liturgia e il mistero salvifico di Dio

domenica 18 dicembre, 2011

Il sacerdote don Antonio Fiozzo risponde alla domanda di Stefano da Milano:

D. Bravissimo don Antonio che dà risposte sempre esaurienti e piene di fede.
Entriamo in due delle settimane più importanti per i cristiani. Per me sono
quelle centrali, lei magari mi risponderà che la Pasqua è più importante e
significativa per un credente, ovvio è lì che è rinchiuso il mistero della [MORE]
fede. Vorrei sapere un pò il Suo parere su questo punto e cosa dicono le Sacre
Scritture a riguardo.Stefano da Milano, collaboratore di Infooggi che apprezza la rubrica.

R. Nella Sacra Scrittura viene affermato un unico mistero di Dio. Egli nel suo
“oggi eterno” conosce le cose prima che accadono, prima che siano create e
delle cose create conosce ogni singolo istante di esse. Egli ha voluto l’uomo,
l’ha visto nel suo peccato, l’ha visto nel mistero dell’Incarnazione, l’ha
visto nel mistero della Redenzione, ha visto e costituito Cristo Creatore e
Redentore dell’uomo. Questo dice che in Dio c’è un unico mistero e questo è di
Creazione e di Incarnazione, di Incarnazione e di Redenzione. Creazione dell’
uomo e sua Redenzione.

Il Dio, che ha visto l’uomo e il suo peccato, l’ha visto nel mistero eterno
dell’Incarnazione del suo Verbo Unigenito. Colui per mezzo del quale l’uomo fu
fatto è anche il suo Salvatore, ed è Creatore perché Salvatore ed è Salvatore
perché Creatore.

Con questo si vuole dire che tutto il mistero salvifico di Dio celebrato e
attualizzato nella liturgia, se pur si rifà ad un particolare aspetto dell’
opera salvifica di Cristo Gesù, come il Natale che celebra il ricordo della
nascita del Verbo di Dio come vero uomo, nel contempo rimanda e contiene tutto
il mistero della salvezza. Dunque, quanto viene celebrato nella liturgia tutto
diviene importante: non ci sarebbe stata la Redenzione (Pasqua) senza l’
Incarnazione (Natale), ma è pur vero che l’Incarnazione era in vista della
Redenzione.