La "patatina fritta sospesa": la tradizione partenopea arriva a Bruxelles

sabato 13 aprile, 2013

BRUXELLES, 13 APRILE 2013 - Tradizioni partenopee che viaggiano e si diffondono, quel "buono" di Napoli che ancora può insegnare alle città straniere l'accoglienza, il sorriso, e la solidarietà che ancora ha nel cuore.[MORE]

Il "caffè sospeso" è diventato ormai leggenda, da quando Luciano de Crescenzo così lo descrisse in un suo libro: «Una volta a Napoli, nel quartiere Sanità, quando uno era allegro perché qualche cosa gli era andata bene, invece di pagare un caffè ne pagava due e lasciava il secondo caffè, quello già pagato, per il prossimo cliente. Il gesto si chiamava ‘il caffè sospeso’. Poi, di tanto in tanto si affacciava un povero per vedere se c’era un ‘sospeso’. Era un modo come un altro per offrire un caffè all’umanità».

Il "caffè sospeso" è arrivato poi anche in Bulgaria, dove a Sofia è diventato ormai un'abitudine apprezzata ed accolta con entusiasmo.

Dopo il "caffè sospeso", una magnifica usanza ancora diffusa nei bar partenopei, a Napoli è stata forgiata poco tempo fa anche la tradizione della "pizza sospesa", ideata dal maestro del piatto prelibato partenopeo Gino Sorbillo ai Tribunali.

E il "bello" di Napoli ha fatto strada, da come possiamo notare da ciò che sta accadendo a Bruxelles, dove il proprietario di una "fritérie", Éric Duhamel, ha appreso la nostra tradizione e l'ha adattata al contesto belga, in cui la patatina fritta è la specialità equivalente del nostro caffè. Nasce così la "frite suspendue", ossia la "patatina fritta sospesa". Ogni cliente può decidere di acquistare una porzione di patatine fritte in più da lasciare ad un cliente successivo. Con un'unica differenza: chi paga deciderà chi potrà beneficiare della porzione in più, dato che il proprietario della "fritérie" rilascerà un coupon firmato con una mappa per trovare il locale.

Nessuno entrerà quindi nel locale per chiedere se, per caso, ci sono "patatine fritte sospese", ma chi decide di comprare doppia porzione ne regalerà una a chi desidera. Usanza più "fredda" in linea con il contesto "nordico" ma pur sempre funzionale, generosa e divertente.

Napoli attende con piacere che la tradizione venga esportata anche in tutti gli altri paesi del mondo...

Foto: Corriere del Mezzogiorno

Valentina D'Andrea

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