La Rai e il  "codice Masi"
Politica

La Rai e il "codice Masi"

martedì 21 settembre, 2010

ROMA – Viale Mazzini continua a far parlare ancora di sé. Dopo le lunghe polemiche andate in scena durante l’estate per l’affaire Annozero e le diatribe politiche sulla conduzione “scandalosa” del Tg1 da parte di Augusto Minzolini, oggi arriva la notizia di un codice etico direttamente redatto dal direttore generale della rai Mauro Masi.
Tale direttiva contiene le istruzioni, in 5 punti, per i talk show di approfondimento politico e vieta gli applausi del pubblico ai vari interventi degli onorevoli poiché: “potrebbero condizionare il giudizio dei telespettatori”, ma va oltre; difatti sempre nel documento si legge che il pubblico deve passare una “ferrea selezione” da parte dell’azienda.[MORE]
Andando per gradi nel primo punto si “richiama ulteriormente al rispetto delle fasce orarie di tutela dei minori”.
Nel secondo, invece, si regolarizza la presenza del pubblico. Nel documento si legge: “non deve essere prevista in alcun modo la presenza in studio del pubblico come parte attiva, in linea di principio neppure con applausi”.
Nel terzo si richiamano i talk show al “rispetto dei principi del pluralismo e del contraddittorio” tra i vari politici ospiti. Ma questo punto va oltre e indica come “sia rilevante individuare e gestire opinionisti idonei”.
Il quarto punto parla dell’imparzialità che il conduttore deve avere durante la trasmissione.
Per ultimo, il quinto punto regolarizza anche la presenza di ospiti i quali devono essere intervistati “in sequenza di contraddittorio assicurando tendenzialmente a ciascun ospite lo stesso tempo di parola”
Insomma una vera e propria etica comportamentale che i giornalisti devono avere, ma soprattutto il pubblico e gli opinionisti presenti.
Tutto ciò per garantire che i politici non facciano “brutta figura” di fronte ai telespettatori.
E se è vero che la Rai ha avuto il merito, negli anni ’50, di aver portato e diffuso la lingua italiana in tutte le case, altrimenti parlata solo dal 30% della popolazione, nel 2010 sarà famosa per aver creato il primo “ pubblico muto”. Magari si andrebbe più sul sicuro se sui seggiolini sedessero dei manichini!
 

 

Nella foto: il direttore generale della RAI Mauro Masi


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