Le Ostetriche Italiane, riunite a Roma, danno vita al loro Coordinamento Nazionale della categoria. 
Salute Lazio Roma

Le Ostetriche Italiane, riunite a Roma, danno vita al loro Coordinamento Nazionale della categoria. 

martedì 24 gennaio, 2023

Ostetriche Italiane finalmente protagoniste del proprio futuro e vogliose di essere artefici del proprio destino. I punti chiave di una importante iniziativa.

Le ostetriche italiane rivendicano il proprio ruolo, e lo hanno fatto nel corso di una giornata emblematica, quella di oggi 24 gennaio 2023, nel corso del quale, riunite, hanno dato vita al “Coordinamento delle Ostetriche Italiane Nursing Up”, per fare sentire la propria voce come non mai, per rilanciare le proprie istanze alle istituzioni, per delineare un piano di azioni fatto di sinergie e di concretezza nel raggiungimento di obiettivi chiave per ridisegnare il proprio futuro. Un futuro di cui essere protagoniste.

 

ROMA 24 GENN 2023 - Hanno deciso di unire, finalmente, le proprie forze, ma soprattutto intendono fare in modo che tutti i colleghi e tutte le colleghe d’Italia, attraverso una struttura organizzata e solida, possano prendere coscienza del proprio ruolo, delle proprie competenze, delle proprie indispensabili necessità, per non essere più considerate, indebitamente, “le ultime della classe”, tra le professioni sanitarie. 

Le ostetriche italiane rivendicano il proprio ruolo, e lo hanno fatto nel corso di una giornata emblematica, quella di oggi 24 gennaio 2023, nel corso del quale, riunite, hanno dato vita al “Coordinamento delle Ostetriche Italiane Nursing Up”, per fare sentire la propria voce come non mai, per rilanciare le proprie istanze alle istituzioni, per delineare un piano di azioni fatto di sinergie e di concretezza nel raggiungimento di obiettivi chiave per ridisegnare il proprio futuro. Un futuro di cui essere protagoniste.

Nell’incontro che si è tenuto oggi a Roma,  si sono guardate negli occhi, hanno suggellato le proprie richieste e posto le basi per l’immediato modus operandi, e hanno soprattutto, finalmente, creato la prima “Rete di Ostetriche” nel nostro Paese.

Tante “pioniere”, che hanno sfidato il freddo e sono giunte a Roma da tutta Italia per prendere parte a un progetto per troppo tempo covato sotto la cenere e che ora è realtà, un progetto finalmente riscrive la storia. 

Ostetriche che lavorano per le Ostetriche, che pretendono il riconoscimento dei loro diritti e la valorizzazione economica, che chiamano a raccolta le colleghe di tutti gli ospedali italiani e del territorio, ovunque operanti, per partecipare, unite più che mai, ad un unico progetto. 

Chiunque potrà entrare nella rete delle ostetriche per diventare referente del coordinamento.

Basterà contattare il numero verde:800959529.

LA PROFESSIONE DELL’OSTETRICA OGGI

Secondo il D.M. 740/1994, l’ostetrica è la professionista sanitaria che, in possesso del titolo abilitante e dell’iscrizione all’albo professionale, assiste e consiglia la donna nel periodo della gravidanza, durante il parto e nel puerperio, conduce e porta a termine parti eutocici con propria responsabilità e presta assistenza al neonato, inoltre l'ostetrica/o, per quanto di sua competenza, partecipa ad: 

- interventi di educazione sanitaria e sessuale sia nell'ambito della famiglia che nella comunità;

- alla preparazione psicoprofilattica al parto;

- alla preparazione e all'assistenza ad interventi ginecologici;

- alla prevenzione e all'accertamento dei tumori della sfera genitale femminile;

- ai programmi di assistenza materna e neonatale. 

L’ostetrica/o è una professione sanitaria intellettuale, che fa un percorso accademico e che si laurea nelle scienze ostetriche, ginecologiche e neonatali. 

L’ostetrica garantisce e/o dovrebbe garantire la sua presenza tenendo conto che lo standard minimo di organico e i setting assistenziali elencati non essendo uniformi sul territorio nazionale creano, spesso, ripercussioni anche gravi verso l’utenza e nei confronti dello stesso professionista.

PUNTI CHIAVE DELLA GIORNATA DEL 24 GENNAIO 2023: UN RUOLO DA RIDISEGNARE, UN GAP DA COLMARE, UN FUTURO DA RISCRIVERE.

Il ruolo delle Ostetriche, oggi, quindi, deve essere riscritto e ridisegnato, basti pensare che nel recente contratto l’indennità di specificità infermieristica ha escluso le ostetriche italiane.

I dati parlano chiaro e sono allarmanti. 

Nel nuovo report Eurostat su infermieri e ostetriche/ci , l’Italia è nella parte bassa della classifica L'Italia, sia per gli infermieri che per le ostetriche/ci, è sotto la media U.E. e mostra numeri inferiori rispetto ai maggiori partner europei. Un esempio è la Lombardia in cui è presente 1 ostetrica ogni 23,5 parti: vi sono circa 68000 parti all’anno, con presenza di sole 2058 ostetriche/ci, alcune delle quali non si occupano di attività assistenziali in quanto destinate al Coordinamento o alla Formazione. 

Lo standard raccomandato prevede 2 figure ostetriche/ci ogni 10000 abitanti. Mancano complessivamente 2000 ostetriche in Lombardia.

PUNTI CHIAVE DEL PROGRAMMA DEL COORDINAMENTO OSTETRICHE  

RICHIESTE DI VALORIZZAZIONE ECONOMICA DELL’OSTETRICA DEL SSN, NELL’AMBITO DELL’ATTUALE SISTEMA INDENNITARIO

- Estensione Indennità infermieristica art 104 CCNL.

- Estensione Indennità Art. 107 CCNL: Indennità per l’operatività in particolari UO/Servizi, per le degenze ostetriche, le sale parto e sale operatorie dedicate, i consultori (almeno in quelli in cui viene seguita in autonomia la gravidanza, il puerperio e l’allattamento) e il pronto soccorso ed accettazione ostetrica.

- Estensione Indennità di Pronto Soccorso Art 107, comma 4, anche ai Pronto Soccorso/Accettazione ostetrici.

- Previsione di una indennità aggiuntiva a nome di "tutela della diade", al fine di valorizzare l’elevato alveo di responsabilità della professione ostetrica verso la madre, il nascituro e il neonato. 

OSTETRICA DI COMUNITÀ RICHIESTE.

Inquadramento normativo dell’ostetrica di comunità come proposto da FNOPO: inserita in equipe del territorio oppure in forme di convenzione con il SSR-SSN o in autonomia in collaborazione con MMG e PLS.

Rendere omogenei l’offerta dei LEA e dell’assistenza al percorso nascita su tutto il territorio nazionale, riducendo gli overtreatment in alcune regioni e innalzando gli standard minimi dei LEA in altri.

ALTRI PUNTI CHIAVE DEL PROGRAMMA

Possibilità di fare diagnosi di gravidanza, possibilità di prescrivere alcuni farmaci o presidi specifici e di richiedere esami per poter applicare competenze specialistiche che rientrano nella sfera delle competenze dell’ostetrica di comunità, (ES: assistenza alla gravidanza e al puerperio fisiologici).

Adozione dell’Agenda di Gravidanza su tutto il territorio nazionale, come consigliato dall’Istituto Superiore di Sanità.

Introduzione sistematica dell’Ostetrica/o di Comunità nella “Casa di Comunità PNRR Missione 6 – ex casa della salute”, contingentemente all’esportazione ed implementazione di questo modello assistenziale in tutte le Regioni italiane.


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