Perché l’uomo rinuncia alla sua vera energia?
Fantasticherie del cuore Calabria

Perché l’uomo rinuncia alla sua vera energia?

lunedì 13 marzo, 2017

L’essere umano è straordinariamente capace di raggiungere qualsiasi obiettivo per costruire un mondo di pace e di benessere per tutti. Spesso però si fascia la testa e va verso altre direzioni. Questo avviene quando dimentica la sua vera origine e parte solo da sé stesso, convinto di avere in mano ogni cosa, compresa la capacità di rimodulare l’equilibrio naturale che da sempre regge il pianeta. Anche i credenti, in più occasioni, disconoscono la via maestra del vangelo che, in alcuni casi, persino li imbarazza, mentre in altri si fa di tutto per renderla innocua.[MORE]

La Parola del Signore non è contenuta in un libro di filosofia da interpretare, contestare, rimodulare…!
Ci si trova dinnanzi alla verità rivelata, venuta con il Figlio dell’Uomo a guidare l’uomo verso una felicità completa, libera dai lacci di una materialità che illude, promette, affascina, per poi condurre alle solitudini peggiori. Accostarsi al vangelo come ad un libro del passato, semplice o particolare che sia, consente di compiere il sacrilegio di pensare a Cristo come ad un qualsiasi reperto di storia antica. Una vera minaccia al futuro armonioso dell’umanità, non capace di utilizzare la sua vera energia. Quest’ultima ha la sua fonte e il suo riparo naturale solo nella Parola. Non si dovrebbe arrossire se un rappresentante istituzionale o chiunque abbia un ruolo sociale e professionale, attingesse dal vangelo la lucidità del cuore e della mente per indirizzare le proprie azioni. Quale dovrebbe essere la stranezza in tutto questo?


Non si fa invece un regalo alla stabilità e alla correttezza del contesto in cui si vive? O forse sarebbe meglio immergersi nel relativismo attuale e farsi guidare dalle leggi di un edonismo che scarta i più deboli e falsifica comunque la vita anche dei più forti? Se si guarda attorno non è difficile constatare come la crisi che si tocca con mano, sia figlia di un comportamento senza regole e senza verità universali, piuttosto che di un modello sociale privo di equilibri naturali. L’uomo perciò deve combattere, facendosi persino violenza, per poter divenire regno del Signore sulla terra. Non è infatti facile muoversi in questa direzione, vista la contrarietà di un mondo che vuole partire da sé per governare i processi che lo accompagnano nella quotidianità.

Il credente per convertire e aiutare chi è davanti a lui dovrà sempre testimoniare ogni giorno la giustezza del suo credo. Lo dovrà fare anche se in minoranza e davanti ad ogni ostacolo culturale, religioso, privato, pubblico che gli si presenterà sul suo cammino. Chiare, in proposito, le parole del teologo Mons. Di Bruno: “Deve sempre sostenere la verità del Vangelo anche quando tutte le religioni della terra, tutte le filosofie, tutte le antropologie, tutte le psicologie, tutte le scienze, gli stessi che ieri erano con il Vangelo e ne sostenevano la sua solidità oggettiva, dovessero schiararsi contro di esso”. Non bisogna però scoraggiarsi perché il seme buono, prima o poi, germoglia e conquista altri spazi. L’augurio è che l’uomo si possa impadronire di quella sua energia capace di rivoluzionare il pensiero umano, troppo volte in affanno per la sua presunta sicurezza.

Egidio Chiarella

Seguici anche su Facebook Troppa Terra e Poco Cielo 


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

Entra nel nostro Canale Telegram!

Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!

Esplora la categoria
Fantasticherie del cuore.