Medicina senza test d’ingresso: al via il nuovo semestre filtro
Il 70% degli iscritti sono donne. Boom a Pisa (+26%), graduatoria nazionale a dicembre
Una svolta storica per Medicina, Odontoiatria e Veterinaria
Da oggi debutta in tutta Italia il nuovo accesso a Medicina senza test d’ingresso. Un cambiamento epocale che riguarda anche i corsi di Odontoiatria e Medicina Veterinaria.
Gli iscritti sono 53.825 studenti, di cui ben il 70% donne, un dato che conferma la crescente presenza femminile tra i futuri camici bianchi.
I numeri più alti si registrano alla Sapienza di Roma (4.810 studenti), alla Federico II di Napoli (3.140), a Bologna (2.635), a Padova (2.629) e a Torino (2.321).
Come funziona il nuovo semestre filtro
La tradizionale prova di selezione è stata sostituita da un semestre di corsi universitari durante il quale gli studenti dovranno affrontare tre materie chiave:
- Chimica e propedeutica biochimica
- Fisica
- Biologia
Ogni disciplina vale 6 crediti formativi per un totale di 18 CFU. Gli esami saranno nazionali e contemporanei, con due appelli già fissati: 20 novembre e 10 dicembre.
Solo chi supererà le prove entrerà ufficialmente nella graduatoria nazionale. I posti disponibili, in aumento rispetto al passato, sono poco più di 24.000.
Didattica in presenza e da remoto
Gli atenei si sono organizzati con diverse modalità. Alla Sapienza di Roma, ad esempio, il semestre prevede oltre 225 ore di lezione distribuite in 47 aule, con il 60% degli studenti in aula e il resto collegato da remoto.
A Padova, invece, tutte le lezioni si terranno esclusivamente online.
Antonella Polimeni, rettrice della Sapienza, ha definito questa fase «non un filtro, ma una vera esperienza formativa», sottolineando come l’università abbia pensato «anzitutto ai ragazzi» e messo in campo tutoraggi, esercitazioni e didattica mista.
Le testimonianze degli studenti
Il nuovo modello genera entusiasmo ma anche preoccupazioni.
Federica, iscritta a Tor Vergata, spiega: «Ho un piano B, che è Infermieristica. Preferivo il test d’ingresso classico, ma riconosco che questo semestre ci permette di affrontare subito le materie utili al percorso».
Chiara aggiunge: «C’è più ansia ora rispetto a prima, anche perché prenotare le aule è complicato. Io preferirei seguire tutto in presenza».
Giulia, invece, teme le difficoltà legate a materie scientifiche mai affrontate: «Non ho mai studiato fisica, e questo mi mette in agitazione».
Alessia, al contrario, non ha dubbi: «Medicina è il mio unico obiettivo, credo che il semestre filtro sia migliore rispetto al vecchio test».
Boom di iscrizioni a Pisa
Un caso a parte è rappresentato dall’Università di Pisa, dove gli iscritti al semestre filtro sono 1.873, con un incremento del 26% rispetto al 2023.
Un dato in controtendenza, se si considera che a livello nazionale le iscrizioni sono scese del 15% (da 64.006 a 54.313).
Il rettore Riccardo Zucchi ha accolto con favore la fiducia degli studenti ma ha espresso dubbi sulla riforma: «Si tratta di una soluzione che posticipa il problema senza risolverlo davvero. Il rischio è che si rimandi soltanto di qualche mese la selezione, senza valorizzare l’aspetto umano della professione medica».
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