NUORO, 29 OTTOBRE 2011 - Un'indagine durata tre anni che ha portato all’arresto di trentaquattro persone, tra cui noti imprenditori, con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata e alla frode fiscale.[MORE]
Le indagini, condotte dalla Guardia di finanza di Arbatax, si sono concentrate su un gruppo societario operante nel settore delle realizzazioni immobiliari e del commercio di materiale per le costruzioni edili che era riuscito ad ottenere fondi pubblici ai danni dello Stato e della Regione Sardegna per circa 2,3 milioni di euro, di cui 1,5 circa già erogati dal Ministero per lo Sviluppo Economico e ad evadere il fisco, servendosi di fatture false, per circa 7 milioni. Le societa’ indagate – sostengono gli inquirenti – "gonfiavano" le fatture di vendita del materiale utilizzato per la costruzione degli edifici e degli impianti oggetto di contributi e il pagamento avveniva attraverso un flusso fittizio di bonifici e assegni.
Agli indagati, segnalati alla procura di Lanusei (Nuoro), che secondo l’accusa, avevano messo in piedi un'associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, e alla frode fiscale per l'utilizzo e l'emissione di fatture false, è stato contestato anche il reato di subappalto non autorizzato.
Dalle indagini è emerso anche il coinvolgimento di una società lombarda che ha ceduto fittiziamente un impianto di frantumazione, e di un'altra società, operante nel porto turistico di Arbatax, che a seguito della realizzazioni di opere edili sul territorio demaniale, avrebbe evaso l'Ici per oltre un milione di euro.
Sara Marci
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