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Parigi: 10mila agenti per proteggere obiettivi sensibili

Annarita Faggioni
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Parigi: 10mila agenti per proteggere obiettivi sensibili
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PARIGI (FRANCIA), 12 GENNAIO 2015 - Si tratta di una forza militare imponente quella che, all'indomani dalla marcia simbolica dei 50 capi di Stato e di Governo nella capitale francese. Diversi i punti sensibili al centro dell'attenzione delle forze dell'ordine parigine: si teme che i terroristi possano attaccare istituti ebraici. Ad avvalorare questa ipotesi ci sarebbe il video del terrorista Amedy Coulibaly reso pubblico in queste ore.

Nel video, il terrorista (ucciso dalle forze dell'ordine mentre teneva in ostaggio quattro persone in un negozio ebraico) affermava di voler colpire proprio una scuola materna ebraica una volta arrivato a Parigi. Nel frattempo, proseguono le ricerche da parte della polizia francese nei confronti della moglie del terrorista Coulibaly: si ipotizza che la donna possa essere fuggita in Siria.[MORE]

 

Il ministro francese annuncia 10mila agenti in servizio

 

Per affrontare la minaccia del terrorismo, il ministro della Difesa francese ha assicurato il dispiegamento di quasi 10mila agenti di polizia su tutto il territorio nazionale. Dal ministero dell'Interno, invece, è stata resa nota la notizia che gli agenti, oltre a presidiare gli obiettivi sensibili, avranno il compito di indagare su eventuali complici dei terroristi eventualmente ancora presenti sul territorio francese."(...)bisogna rimanere in guardia, perché sappiamo che le minacce sono sempre presenti" spiegano dal Governo.

Nel frattempo, la redazione di Charlie Hebdo sta preparando il prossimo numero, annunciando che ci sarà nuova satira contro i terroristi, così come le 12 vittime dell'attacco terroristico avrebbero voluto. Il nuovo numero uscirà il prossimo 14 Gennaio. "(...) preferisco morire in piedi che vivere in ginocchio" è la frase che la redazione della testata Charlie Hebdo ricorda con affetto, in memoria del direttore ucciso durante l'attentato.

(Foto parigi.it)

Annarita Faggioni


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Scritto da Annarita Faggioni

Giornalista di InfoOggi

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