Patto di Stabilità, dal 2015 la Sardegna non avrà vincoli di spesa. A breve novità per l'anno 2014
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Patto di Stabilità, dal 2015 la Sardegna non avrà vincoli di spesa. A breve novità per l'anno 2014

venerdì 30 maggio, 2014

CAGLIARI, 31 MAGGIO 2014 – Il fruttuoso incontro tra Stato e Regione Sardegna che ha avuto luogo nella giornata di giovedì permetterà all’Isola di liberarsi, a partire dal primo gennaio 2015, dai vincoli imposti dal Patto di Stabilità. Il presidente Francesco Pigliaru e l’assessore regionale alla Programmazione Raffaele Paci, insieme al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio, al ministro dell’Economia Pietro Carlo Padoan e al ministro per gli Affari regionali Maria Carmela Lanzetta, hanno trovato un accordo che mira a risolvere la situazione critica in cui verte la Sardegna grazie alla possibilità di investire interamente le entrate in politiche di sviluppo mirate. [MORE]

Rientrati da Roma con in tasca un accordo di enorme rilevanza per il futuro dell’intera Regione, Pigliaru e Paci non hanno nascosto la soddisfazione per l’impegno preso da Governo, e hanno sottolineato che, entro dieci giorni, verrà stabilito anche un ampliamento in merito all’impiego delle entrate dell’anno in corso.
Il governatore, commentando l’esito del tavolo politico, ha voluto concentrare il suo discorso sulla responsabilità completa che la Regione avrà nella gestione dei fondi, una possibilità “che ci impegna a impiegarli con la massima attenzione”, ha concluso Pigliaru.

"Con questo accordo la Sardegna anticipa una riforma complessiva del Patto di Stabilità che il Governo si accinge a definire con altre regioni a statuto speciale virtuose – chiarisce l’assessore della Programmazione e Bilancio Raffaele Paci – noi ci impegniamo a rispettare il pareggio di bilancio ma non subiamo ulteriori vincoli, siamo liberi di spendere tutte le nostre entrate iscritte a bilancio. Il nostro bilancio sarà più chiaro e trasparente, smetteremo di creare una enorme quantità di residui”.

La Sardegna contribuirà comunque all’appianamento del debito grazie agli accantonamenti previsti dalle manovre nazionali, ma potrà utilizzare liberamente le proprie risorse. Riducendo gli sprechi e investendo le entrate in maniera virtuosa, si realizzerà la crescita auspicata.

(Foto da: Giampaolo Cirronis Fotografie)

Vanna Chessa


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