ROMA, 7 GIUGNO 2013 - La pausa caffè sta per diventare un lusso. Le macchinette distributrici di bevande ristoratrici o merendine spezza-appetito rischiano di essere disertate da impiegati e utenti dei vari uffici. Non è una profezia di Nostradamus, bensì una facile previsione di quali potrebbero essere le conseguenze di un forte rincaro dell’imposta sul valore aggiunto sui prodotti erogati da apparecchiature automatiche.
Raddoppia infatti l’IVA sui distributori automatici di bevande e alimenti. L’aliquota dell’imposta passa dal 4 al 10% per i distributori all’interno di edifici con un uso pubblico: scuole, uffici, ospedali. Negli altri luoghi, aperti al pubblico ma non pubblici, si passerà dal 10 al 21%.
La modifica normativa è quanto meno singolare, perché al bar l’iva sugli acquisti è del 10%.La legge è stata già pubblicata, tuttavia le nuove misure entreranno in vigore tra sei mesi.[MORE]
Raffaele Basile
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